Sinodo sul Medio Oriente: Olp ed Egitto plaudono alle critiche all’occupazione israeliana

Pubblicato il 24 Ottobre 2010 - 15:17 OLTRE 6 MESI FA

L’Organizzazione per la liberazione della Palestina si compiace per le tesi del Sinodo vaticano sul Medio Oriente riguardo all’occupazione israeliana.

A conclusione della riunione dei capi religiosi cristiani, il negoziatore capo palestinese Saeb Erekat ha affermato che ”Israele non puà far ricorso a concetti biblici relativi alla Terra Promessa o al popolo eletto per giustificare poi rivendicazioni territoriali a Gerusalemme o nei Territori”.

Il documento espresso dal Vaticano, secondo Erekat, conferma che ”Israele non può rivendicare Gerusalemme come città esclusivamente israeliana”.

”La nostra visione di Gerusalemme – ha affermato ancora il negoziatore palestinese – è di una città aperta e condivisa, la capitale di due Stati e di tre fedi, mentre nella visione israeliana è una città esclusivamente ebraica”.

”Nelle prossime settimane – ha anticipato Erekat – avvieremo discussioni con il Vaticano per verificare come meglio rafforzare le nostre già fantastiche relazioni”.

Per i palestinesi, ha sottolineato, la Chiesta cattolica non è affatto ”straniera”, ma è invece ”parte del nostro tessuto sociale”. ”La Chiesa – ha confermato – ha dato contributi impagabili allo sviluppo della società palestinese”.

L’Egitto. Positivi anche le reazioni dall’Egitto. La presa di posizione del Sinodo vaticano contro l’uso della Bibbia per giustificare ”ingiustizie” e a favore della fine dell’occupazione israeliana è ”una posizione chiara e ferma”.
A dirlo è stato il portavoce del ministero degli Esteri egiziano.

Il Cairo ha fatto sapere che la posizione espressa dal Sinodo ”mette numerose questioni sulla strada giusta e costituisce un messaggio importante alle parti che cerchino di utilizzare la religione a fini politici precisi nel conflitto israelo-arabo in generale e nella questione palestinese in particolare”.

Secondo il portavoce la posizione del Sinodo riflette ”profondità e una giusta visione”