Israele, Santo Sepolcro non paga le bollette, conto corrente bloccato

Pubblicato il 2 Novembre 2012 - 16:37 OLTRE 6 MESI FA
Il Santo Sepolcro si rifiuta di pagare le bollette dell’acqua a Hagihon (Foto Lapresse)

GERUSALEMME – Non paga le bollette e parla di esenzioni. È il Santo Sepolcro, al centro di una disputa di anni con la società Hagihon, ente privato che gestisce l’acqua potabile a Gerusalemme.  

Dal 2004 Hagihon presenta le bollette, e sistematicamente il patriarcato greco-ortodosso che amministra la basilica si rifiuta di pagare. Ricorda l‘esenzione concessa dagli ottomani e che Israele non ha mai revocato, ma nemmeno confermato.

La questione è arrivata persino al governo, che però non è stato in grado di arrivare ad una soluzione. Così la bolletta è cresciuta, e ora ha toccato la cifra di 2,3 milioni di dollari, 9 milioni di shekel.

E alla fine Hagihon ha deciso di rivolgersi agli avvocati, e ha fatto bloccare il conto corrente del patriarcato fino a quando non otterrà i soldi dovuti.

Ovviamente la mossa non è piaciuta al patriarca Teofilo III, che ha inviato una dura lettera al presidente israeliano Shimon Peres e al premier Benjamin Netanyahu. Teofilo ha chiesto il rispetto dei Luoghi santi di Gerusalemme e ha minacciato la serata del Santo Sepolcro, anche se si tratta di una minaccia difficile da realizzare, visto che nel Santo Sepolcro ci sono anche religiosi cattolici, armeni e copti.

Nel frattempo il patriarca  ha scritto anche ai leader ortodossi come il russo Vladimir Putin e alla Casa Bianca per chiedere un loro intervento. E il caso rischia di infiammare la campagna elettorale per le politiche del 22 gennaio.