Siria, gas sarin sparato coi razzi. Ban Ki-moon: “Crimine di guerra”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Settembre 2013 - 18:46 OLTRE 6 MESI FA
Siria, gas sarin sparato coi razzi. Ban ki moon: "Crimine di guerra"

Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon (Foto Lapresse)

NEW YORK – Siria, Ban Ki-moon non lima le parole: “Con l’attacco con i gas è stato commesso un crimine di guerra. I responsabili (leggasi Bashar al Assad) devono renderne conto. I Quindici membri del Consiglio di Sicurezza devono assumersi le proprie responsabilità politiche e morali dimostrando la volontà politica per agire in modo decisivo”. Il segretario generale delle Nazioni Unite ha illustrato il rapporto dell’Onu sull’uso di armi chimiche in Siria al Consiglio di Sicurezza lunedì pomeriggio, 16 settembre.

Ban non ha usato giri di parole: “Con l’attacco coi gas in Siria è stato commesso un crimine di guerra. E’ stato impossibile agli ispettori verificare il numero totale delle vittime dell’attacco coi gas data la situazione della sicurezza e altre limitazioni. Il team ha parlato con oltre 50 sopravvissuti, personale medico e di primo intervento. Ha valutato i sintomi di ognuno e raccolto campioni biomedici, anche da capelli, urina e sangue. L’85% dei campioni è risultato positivo al sarin.

Si tratta del più significativo attacco coi gas contro civili dal 1998, quando “Saddam Hussein li usò ad Halabja“, ha sottolineato Ban, che ha preventivato “sanzioni” se Damasco non dovesse rispettare l’impegno di smantellare il proprio arsenale chimico.

Al momento i gas sarin sono stati usati su scala “ampia” e contro “civili, inclusi bambini”, nell’attacco dello scorso 21 agosto a Ghouta. In quell’occasione vennero scaricati 350 litri di sarin.  Su alcuni dei missili, ha fatto sapere la Cnn, c’erano scritte in cirillico. Del resto Vladimir Putin non ha mai nascosto di aver rifornito di armi il regime di Assad.

Ma per Ban la vicenda deve essere affrontata seriamente perché non si chiude entro i confini siriani: “L’uso dei gas in Siria è una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale. I Quindici membri del Consiglio di Sicurezza devono assumersi le proprie responsabilità politiche e morali dimostrando la volontà politica per agire in modo decisivo”.

Proprio le due potenze maggiori e opposte al Consiglio di Sicurezza, Stati Uniti e Russia, hanno cercato un’intesa nel fine settimana a Ginevra. Alla fine l’accordo: entro una settimana la Siria dovrà presentare l’inventario del proprio arsenale e consegnare tutto il materiale per la sua distruzione entro metà 2014. La soluzione diplomatica era stata accolta come “una vittoria per Damasco” dal ministro siriano per la Riconciliazione Nazionale, Ali Haidar.

Per gli Stati Uniti il rapporto Onu conferma l’uso dei gas e i dettagli tecnici “dimostrano che solo il regime di Assad può essere responsabile”: lo ha detto l‘ambasciatrice Usa all’Onu Samatha Power.