Strade, ferrovie, ricerca: il piano Obama per risollevare l’America

Pubblicato il 6 Settembre 2010 - 21:30 OLTRE 6 MESI FA

Per fare rialzare l’economia americana il presidente Barack Obama presenta la sua ricetta a meno di due mesi dalle elezioni di mid-term. Sconti fiscali per 100 miliardi di dollari in 10 anni alle aziende che investono in ricerca. Ma da subito un grande piano d’infrastrutture, per 50 miliardi di dollari in sei anni, allo scopo di rilanciare il settore del trasporto su terra, in particolare l’alta velocità.

Obama sta cercando di puntare proprio su piano anti-crisi e rilancio dell’occupazione per recuperare lo scarto, almeno 7 punti, che ancora divide i democratici dai repubblicani. Pagare i conti, mantenere il posto di lavoro, o trovarne uno nuovo per chi l’ha perso, sono queste le vere priorita’ degli americani.

Il piano presidenziale per essere attuato avrà bisogno del via libera del Congresso. Prevede la costruzione o il rinnovamento di oltre 240mila chilometri di strade, 200 chilometri di piste aeroportuali e circa 6mila chilometri di ferrovia per le nuove linee ad alta velocita’. Uno sforzo che non rimarra’ isolato.

A partire dal ‘Labor Day’ di oggi, il presidente dedicherà infatti tutta la settimana a illustrare le sue proposte cercando di smuovere i sondaggi di popolarità che lo vedono ancora al 42%, il minimo storico da quando è stato eletto. Obama parlerà a Milwaukee, in Wisconsin, mercoledì a Cleveland, Ohio, e venerdì prossimo terra’ una conferenza stampa tutta centrata su questi temi.

La sua priorità assoluta è cercare di ridurre entro il 2 novembre quel 9,6%, che e’ il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti, anche correndo il rischio di aumentare il deficit pubblico. ”Tutti noi siamo d’accordo che abbiamo bisogno di mettere in campo politiche per il lavoro, sapendo che il deficit non è al momento la questione centrale”, ha ammesso alla Cbs Laura Tyson, del gabinetto economico della Casa Bianca. ”Ora la nostra maggior preoccupazione è la crescita troppo lenta e la mancanza di posti di lavoro. Ovviamente – ha aggiunto – servirà pazienza, nessuno ha la bacchetta magica. Per per creare nuova occupazione servono anni, e ci vorrà ancora tempo per riparare ai danni fatti nel passato”.