Unicredit, l’ambasciatore libico: “Noi siamo solo un pretesto”

Pubblicato il 22 Settembre 2010 - 09:57 OLTRE 6 MESI FA

Alessandro Profumo

”La resa dei conti interna ha avuto come pretesto la nostra presenza negli assetti societari della banca. Non siamo stati noi la causa dei conflitti interni ai grandi azionisiti”.

Intervistato dalla Stampa, l’ambasciatore libico a Roma, Hafed Gaddur, interviene così sull’uscita di Alessandro Profumo da Unicredit e anzi rivendica: ”Quando Unicredit era in difficoltà ci è stato chiesto sia dalla maggioranza che sostiene il governo sia dall’opposizione un nostro intervento”.

Per Gaddur, ”Profumo ha fatto un buon lavoro”: ”Non è vero – aggiunge – che il presidente Rampl era all’oscuro. Era stato informato da Tripoli. Credo, dunque, che i motivi di questa resa dei conti siano altri. Non tocca a me stigmatizzarli”.

”La Lega fa parte della maggioranza di governo – prosegue – e noi abbiamo un buon rapporto con il governo. Semmai, quello che mi dispiace è che alcuni esponenti politici hanno strumentalizzato il rapporto tra Italia e Libia. E mi dispiace soprattutto che alcuni di questi esponenti siano del Partito democratico”.