Usa-Corea del Nord, Trump contro Kim Jong-un: “Fermerò quel piccolo pazzo che spara missili”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Settembre 2017 - 08:29 OLTRE 6 MESI FA
Usa-Corea del Nord, Trump contro Kim: "Fermerò quel piccolo pazzo che spara missili"

Usa-Corea del Nord, Trump contro Kim: “Fermerò quel piccolo pazzo che spara missili”

WASHINGTON – “Noi vogliamo un mondo in cui ci siano Paesi che cooperano tra loro. E non possiamo avere un piccolo pazzo che spara missili sugli altri”: così in un comizio in Alabama il presidente americano Donald Trump torna a parlare del leader nordcoreano Kim Jong-un. “Qui stiamo parlando di armi di distruzione di massa, e non possiamo permettere che qualcuno metta il nostro popolo in pericolo, il popolo americano”.

“L’uomo missile doveva essere gestito molto tempo fa”: ha aggiunto Trump chiamando di nuovo il dittatore nordcoreano Kim Jong-un ‘rocket man‘ e accusando chi era prima di lui alla Casa Bianca di non averlo saputo fermare. Il riferimento è a Barack Obama, ma anche all’ex segretario di Stato americano Hillary Clinton.

Il nuovo affondo del presidente americano rischia di alzare ulteriormente la tensione tra Stati Uniti e Corea del Nord, all’indomani della minaccia lanciata da Pyongyang di far esplodere un ordigno all’idrogeno nel mar del Pacifico. Minaccia espressa apertamente e direttamente da Kim Jong-un proprio contro Trump, in risposta al suo discorso alle Nazioni Unite in cui il presidente Usa aveva dichiarato: “Se la Corea del Nord attaccherà l’America o uno dei nostri alleati, non resterà che distruggere quel paese”.

Intanto la Cina taglia l’export di greggio verso la Corea del Nord, seguendo le sanzioni dell’Onu decise a causa dei test nucleari e di missili balistici. Le esportazioni di prodotti raffinati – ha reso noto il ministero del Commercio cinese – saranno limitate a 2 milioni di barili annui, a partire dal primo ottobre, mentre la vendita di gas liquefatto sarà bandita immediatamente. Azzerato, inoltre, l’import di tessile, anch’esso da subito, che rappresenta una delle voci principali dell’interscambio con Pechino e che vale circa il 90% dei flussi complessivi di Pyongyang verso Pechino. Lo stop all’importazione di petrolio e derivati ha fatto immediatamente saltare ai livelli più alti il costo della benzina e della nafta per autotrazione e per agricoltura nella Corea del Nord.