“700 zozzoni in meno da sfamare”. L’odio vigliacco dei senza nome sul web

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Aprile 2015 - 12:56 OLTRE 6 MESI FA
"700 zozzoni in meno da sfamare". L'odio vigliacco dei senza nome sul web

“700 zozzoni in meno da sfamare”. L’odio vigliacco dei senza nome sul web

ROMA –  La ferocia e la vigliaccheria insieme. Due cose che in rete si nascondono dietro al nickname. Ferocia per il contenuto, vigliaccheria per quel non metterci niente, né nome né faccia, soltanto un nomignolo finto (un nickname appunto) per potersi svuotare in libertà di aggressività e livore che altrimenti non si avrebbe il coraggio (per pudore e buon senso) di esternare.

Gian Antonio Stella sul Corriere parte dalla cronaca di questi giorni. E spiega come dietro i nickname, scelti spesso già con l’intenzione di provocare non si sa bene chi, si nasconda un odio raggelante:

«Nessuna pena, 700 zozzoni in meno da sfamare!», scrive in un post «Mladic», l’anonimo che per vomitare odio online si è scelto come nickname quello del generale serbo noto come «il boia di Srebrenica». E conclude: «Nessuno li ha chiamati, speriamo nel mare grosso sempre». Una ferocia raggelante. Ma niente affatto isolata.
Il naufragio del peschereccio libico, col suo carico di anime inghiottite dal mare a poche ore di navigazione dalla terra dove sognavano una vita diversa, pare aver fatto emergere non solo il dolore di milioni di italiani ma anche il cinismo più becero di una minoranza di anonimi. Razzisti elettrizzati dalla possibilità di dare sfogo, nascosti dai «nickname», ai loro sfoghi biliosi.

Ma non è tanto, non è “solo”, odio per i migranti. Gli “odiatori” da web sono odiatori di professione. Se la prendono un po’ con tutto, col governo e con ogni editoriale o corsivo che sia in qualche modo contrario al loro sentire. Ancora Stella

Ogni opinione ostile alle scelte degli ultimi governi e ogni rimpianto per il «cattivismo» di Bobo Maroni, i patti scellerati con Gheddafi e i respingimenti, per quanto possano risultare indigesti a chi s’appella agli accordi internazionali, ai diritti umani, alla Costituzione, ha diritto a essere espressa. Ovvio. Anche criticare pesantemente Renzi e Alfano, Orlando o Mattarella è del tutto legittimo. Ci mancherebbe. Così come sono sgradevoli ma legittime le ironie, dopo certe intercettazioni dell’inchiesta Mafia capitale («con gli immigrati si fanno molti più soldi») sul ruolo delle cooperative: «Mi associo con deferenza al lutto che coop rosse ed onlus vaticane e non, hanno subito…».

Sui migranti, riconosce però Stella, l’odio diventa qualcosa di speciale. In senso negativo ovviamente. E, altra caratteristica dell’odiatore che sottolinea Stella, più si odia più il rapporto con la verità si fa debole e occasionale. Contano le sparate, senza nessun rapporto con la realtà:

Negli sfiati di cui parliamo, però, c’è di più. «Si temono 700 morti… io avrei temuto di più 700 vivi da mantenere!», posta «Moshe» a commento di un pezzo sul Giornale titolato «Ecatombe nel Mediterraneo, si temono 700 morti». Ivano Colzani, uno dei pochi che si firma, fa i conti: «1.350 (costo mensile per profugo) x 700 (nr. presunto di profughi affondati) x 12 (numero di mesi di presenza e mantenimento sul suolo italico) = 11.340.000 Euro risparmiati». Che i numeri siano falsi perché sostenere provvisoriamente un profugo fino alla definizione del suo status costa molto meno, come spiega un documento contro i luoghi comuni del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’interno, non importa.
Conta lo sfogo: «Non capisco perché questi profughi che partono da Paesi sud-sahariani non si vadano a rifugiare nelle nazioni africane confinanti dove non c’è guerra e vengano dritti in Italia», sbuffa Parsifal1. Non sa che in realtà secondo l’Onu ci sono nel mondo 50 milioni di rifugiati e il Kenya ne ospita mezzo milione, la Repubblica del Congo quasi due di sfollati interni, il Sudan 743 mila esterni e 1,2 milioni interni, la Nigeria un milione e mezzo, il Sudafrica 2 milioni? Secondo Parsifal1, invece, vengono tutti in Italia «perché i nostri politici venduti hanno fatto leggi che garantiscono a questa gente una casa e uno stipendio che un giovane disoccupato italiano può solo sognarsi…».

Falsità e odio, tutte gratis. Senza neppure il coraggio di metterci la faccia.