Balduina (Roma), presa la banda degli incappucciati. Luca Lippera, Messaggero

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Ottobre 2014 - 11:32 OLTRE 6 MESI FA
Balduina, presa la banda gli incappucciati. Luca Lippera, Messaggero

Balduina, presa la banda gli incappucciati. Luca Lippera, Messaggero

ROMA – Identificati, rintracciati e arrestati. I quattro “incappucciati” che nei giorni scorsi avevano selvaggiamente pestato un ventottenne alla Balduina – un’aggressione condita di delirio e di quasi sadismo – sono stati fermati dalla polizia. Si tratta di quattro ragazzi di Valle Aurelia, anch’essa nel quadrante nord-ovest della città, che si sono accaniti, probabilmente per puro sfizio, su un residente della zona che stava portando a spasso il cane. Ma l’individuazione della gang stile Arancia Meccanica – Stanley Kubrick, anno 1971, il film quasi Oscar sulla deriva violenta di certe “tribù” giovanili – non cancella né i problemi né le paure della zona.

Scrive Luca Lippera del Messaggero:

Tuttavia la cattura dei quattro, che avevano agito con il volto coperto da passamontagna, porta una ventata di sollievo. Gli incappucciati, prima di aggredire un ventottenne in largo Lucio Apuleio facendolo finire in ospedale con una frattura cranica, avevano già assalito una coppia di fidanzatini. Anche in questo caso a tardissima sera e con il favore del buio. Diversi testimoni hanno parlato di un’azione da esaltati, con grida, insulti, risate quasi isteriche, tanto da far pensare che la banda si fosse riempita di sostanze – cocaina, ecstasy o tutt’e due – prima di passare dall’ideazione all’attuazione.
Ma non basterà questo a rasserenare la Balduina. Tantissimi abitanti ormai non riconoscono più il quartiere tranquillo e un po’ “patinato” dove tanti facevano la fila per trovare una casa con vista su tutta Roma. Il motivo principale è la presenza di decine di famiglie di nomadi che vivono clandestinamente nella cosiddetta “Valle dell’Inferno” che poi risale verso il Policlinico ”Gemelli”. Gli zingari ogni mattina escono dai tuguri mimetizzati in mezzo alla vegetazione e si mettono a rovistare nei cassonetti di tutta l’area portandosi dietro carrellini carichi di oggetti di ogni tipo.
TERRA DI NESSUNO
«È uno spettacolo sconcertante e indegno – dicono gli abitanti della zona – Nella Valle dell’Inferno non esiste più alcun controllo e le forze dell’ordine, a cominciare dai vigili urbani, non si azzardano più a entrarci. I nomadi, che poi sono stanziali, sono diventati i veri padroni della zona. Fanno quello che gli pare, bisogni inclusi a cielo aperto, e nessuno alza un dito. Il quartiere è in uno stato di abbandono e certe scene costituiscono l’humus sul quale prolifera ogni tipo di malapianta». Largo Lucio Apuleio, una sera sì e l’altra pure, è immerso nell’oscurità. Attorno a via Marziale ci sono locali in cui si gioca d’azzardo. Il contesto ormai è questo.
Gli investigatori non escludono che i quattro giovani di Valle Aurelia abbiamo agito perché desiderosi – loro di un quartiere periferico e meno rinomato – di infliggere una lezione a gente di una zona ritenuta più prestigiosa. «Forse un tempo c’erano differenze – dicono alla Balduina – Ora resta solo lo stereotipo». I dettagli sugli arresti verranno divulgati oggi dalla polizia in una conferenza stampa.