Eni, Stefano Cao sarà Ad Saipem

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Aprile 2015 - 10:18 OLTRE 6 MESI FA
Eni, Stefano Cao sarà Ad Saipem

Eni

ROMA – Per rilanciare Saipem, dopo tre anni in cui la società di ingegneria ha lavorato soprattutto per rimettere in ordine conti, fare pulizia nelle commesse e ridare prospettive industriali, i vertici di Eni hanno chiamato una vecchia conoscenza della multinazionale di Metanopoli. Si tratta di Stefano Cao, manager di 63 anni con un lungo passato alla dipendenze del gruppo energetico, in cui era entrato nel 1976 e da cui era uscito nel 2008 non avendo avuto un buon rapporto con l’allora amministratore delegato Paolo Scaroni.

Ma nell’ultimo anno, come scrive Luca Pagni su Repubblica,

le cose sono cambiate in Eni così come in tutte le altre controllate del Tesoro. Non fosse altro perché il governo Renzi ha cambiato tutti i vertici, promuovendo — nella maggior parte dei casi — manager dall’interno e in ogni caso ponendo fine a mandati che duravano ormai da una decina d’anni. E all’Eni è salito Claudio Descalzi, per 20 anni a capo del settore E&P (exploration e production) del gruppo che con Cao ha lavorato a lungo.

Il vento di cambiamento è così arrivato anche in Saipem, dove da un triennio operava come amministratore delegato Umberto Vergine, manager trasferito da Eni, al quale è toccato l’ingrato compito di ridare credibilità a Saipem, coinvolta in una inchiesta giudiziaria per presunte tangenti pagate per ottenere commesse in Algeria, che ha portato alla decapitazione dei vertici prevedenti e che vede indagato lo stesso Scaroni. Una volta salito a bordo Vergine ha scoperto che le commesse che Saipem aveva vinto negli ultimi anni non erano così profittevoli e ha dovuto provvedere ad almeno due profit warning sugli utili. I quali hanno portato inevitabilmente al crollo delle quotazioni in Borsa: dai massimi attorno ai 40 euro per azioni siano sceso ora a quota 9,7 euro, complice la discesa del prezzo del greggio che ha fermato progetti di estrazione in mezzo globo e ridotto i margini nell’altro mezzo.
Vergine lascia avendo riportato in nero i conti e ridotto per la prima volta dopo tre anni il debito. A Cao spetterà ora un altro compito non certo semplice: far crescere il prezzo in Borsa di quello che rimane pur sempre uno dei leader mondiali nel settore della ricerca ed estrazione di gas e petrolio. Perché nel piano industriale presentato solo qualche settimana fa da Descalzi si parla di valorizzazione di Saipem. Ma procedere in questo momento sarebbe sinonimo di svendita, sia per il prezzo delle azioni, sia per l’andamento del mercato degli idrocarburi.