Il Giornale: “Ispettori fiscali senza laurea: illegittimi controlli a Berlusconi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Dicembre 2013 - 11:09 OLTRE 6 MESI FA

Ispettori fiscali senza laurea: così gli accertamenti sono nulli ROMA – Migliaia di cartelle esattoriali sarebbero invalidate. Illegittimi pure i controlli ai danni di Berlusconi.

Scrive Fabrizio Boschi sul Giornale:

Silvio Berlusconi è innocen­te. Silvio Berlusconi non ha commesso alcun reato. Silvio Berlusconi non poteva essere processato. Perché? Semplice­mente perché, dal 1990 ad oggi, tutti i dirigenti del ministero del­le Finanze sono fasulli. Ciò si­gn­ifica che qualunque dirigen­te abbia firmato i ruoli di riscos­sione e le cartelle esattoriali emesse dagli uffici finanziari, non era abilitato a farlo in quan­to privo del titolo giuridico che consente a chi rappresenta la pubblica amministrazione di impegnarla verso l’esterno. In più tutti i concorsi che nel frat­tempo sono stati banditi dal mi­nistero delle Finanze successi­vamente al 1990, sono illeciti e illegittimi e conseguentemen­te i dirigenti vincitori sono fasul­li e oggi «usurpatori» dei posti dei veri dirigenti che erano in servizio prima di loro e che, al­l’improvviso, sono stati retro­cessi in carriera. Il che significa che anche tutti gli accertamen­ti­fiscali sottoscritti da quei diri­genti che hanno trasmesso ai giudici penali la presunta eva­sione fiscale a carico di Berlu­sconi sarebbero illegittimi (…)

Ma spunta una storia dalla Sardegna, precisamente da Ca­gliari, su una ex Intendente di Finanza, Maria Rosaria Ran­daccio, la cui vicenda persona­le si i­ntreccia con quella pubbli­ca di Silvio Berlusconi. La dotto­ressa Randaccio viene cacciata senza preavviso dopo trent’an­ni di servizio, malgrado gli sva­riati encomi appesi al muro per meriti professionali. Dopo aver diretto la commissione tributa­ria di Cagliari, nel 1999 le stron­cano la carriera. Il suo incarico viene affidato ad una semplice impiegata senza concorso né laurea. Lo dice la legge. Lei vie­ne i­nquadrata nella nona quali­fica funzionale riservata ai sem­plici impiegati (istituita nel 1986 e riservata alla nuova cate­goria dei quadri), per cui tutti i dirigenti del ministero delle Fi­nanze vengono retrocessi in carriera. Il ministero bandisce concorsi ai quali possono acce­dere anche candidati non in possesso di requisiti dirigenzia­li per i posti vacanti, scippati ai dirigenti assunti secondo la di­rettiva ordinaria disciplinata nel lontano 1972. Ecco perché gran parte degli avvisi e degli ac­certamenti fatti dall’Agenzia delle Entrate e delle cartelle esattoriali notificate da Equita­lia sarebbero nulli con un con­creto rischio di danno erariale (…)

Seguendo questo semplice ragionamento alcuni si sbilan­ciano nel dire (ma ovviamente illustri giuristi dibattono su que­sto punto) che se un dirigente è privo di qualifica, anche l’atto che firma è nullo. Nulli quindi gli accertamenti, nulle le iscri­zioni a ruolo dei tributi, nullo il controllo sulle dichiarazioni dei redditi e nulle le cartelle esattoriali di Equitalia.

Tornando a bomba sulla que­stione, Silvio Berlusconi non poteva essere processato. I giu­dici non potevano decidere su un reato fiscale, penalmente ri­levante, senza esserne investiti da una autorità finanziaria competente, attraverso un rap­porto firmato da chi aveva pote­re di firma. Un’impalcatura ac­cusatoria contro Berlusconi nulla ab origine .

Fine della storia: Silvio Berlu­sconi è accusato di frode fisca­le. La dottoressa Randaccio nel 2010 viene prepensionata e da 13 anni aspetta di veder ricono­sciuti i propri diritti. E in Italia è in atto un colpo di Stato. Perlo­meno fiscale.