Milano, 20 cani avvelenati nei parchi in pochi giorni: caccia al killer
Pubblicato il 5 Maggio 2014 - 11:55 OLTRE 6 MESI FA
MILANO – Oltre 20 cani avvelenati nei parchi di Milano in pochi giorni e uccisi. Una strage che nei parchi di Milano ha dato il via alla caccia al killer dei cani, mentre il Comune invita i cittadini a portare il cibo sospetto dai veterinari.
Paola Fucilieri su Il Giornale scrive:
“Il Comune di Milano deve fare qualcosa di concreto contro i circa venti animali che ci hanno lasciato dall’inizio del 2014 fino a questa settimana per aver mangiato polpette avvelenate o esche in cui sono infilzati spilli o chiodi. Proprio venerdì un 45enne milanese che viveva per i suoi Labrador e un Golden Retriever, rispettivamente di 2 e 4 anni, dopo un giretto al Parco Sempione fuori dall’area dei cani, se li è visti morire tra atroci spasmi sotto gli occhi una volta arrivato a casa. E tuttora è talmente sotto choc da non riuscire nemmeno a parlarne al telefono”.
Il Comune di Milano, dopo la morte dei cani, ha consigliato:
“«(…) portare il boccone o l’animale dal veterinario che provvederà a mandare un campione all’istituto Zooprofilattico dell’Asl. In caso di avvelenamento conclamato si provvederà a controllare l’area interessata e a bonificarla»”.
Per il Giornale si tratta di un “consiglio paradossale”
“se si pensa che il «boccone» è stato ingerito da animali che ormai sono morti. Problema non secondario, tanti proprietari di cani li seppelliscono da soli o li fanno cremare, non ci pensano a sottoporli all’autopsia che, peraltro, non è a portata delle tasche di tutti (visti i tempi che corrono…). Insomma, l’Amministrazione comunale si comporta come i medici di Pinocchio: «Se il burattino è vivo significa che non è morto»”.
Su Facebook intanto si accumulano le segnalazioni, scrive Il Giornale:
“Valeria (Che ha segnalato 5 cani morti negli ultimi tempi al parco Forlanini), Simona, Carolina, Stefania che si lamentano sul sito Facebook del Comune e lo stesso professionista che non ci tiene a far sapere il suo nome hanno dalla loro parte Gianluca Comazzi, garante della protezione animali in Comune tra il 2006 e il 2011 e ora consigliere comunale di Forza Italia e responsabile settore animali degli azzurri”.
Le aree in cui sono stati trovati i bocconi avvelenati sono molte:
“Le polpette avvelenate, tra l’altro, dall’inizio dell’anno, sono state trovate in zone cittadine lontane tra loro: dai giardini di Porta Venezia, a piazzale Libia a viale San Gimignano, da via Savona fino a via Bisceglie, nelle aree adibite a cani in zona Porta Romana, per spingersi fino a Corsico. Niente da fare. «Abbiamo provveduto ad allertare il Servizio tutela animali (…) non risultano segnalazioni né all’Asl, né all’ordine dei veterinari». Che tradotto significa che si va avanti così?”.