Repubblica: “Linea dura su eurobond e debito. La Spd si piega alla Merkel”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Novembre 2013 - 10:39 OLTRE 6 MESI FA
Angela Merkel

Angela Merkel (LaPresse)

ROMA – Cresce la tensione politica nella prima potenza europea. Una scelta contro gli eurobond auspicati da Parigi, Roma e Madrid sembra concordata come conditio sine qua nondella nascita di una grosse Koalition. In cambio del sì alla linea dura di Angela Merkel in politica europea, la Spd ottiene il salario minimo e la doppia cittadinanza per i migranti.

Scrive Andrea Tarquini su Repubblica:

“Ma i prossimi giorni di trattativa sarannodifficilissimi: dal 12 al 16 dicembre, quando l’accordo di coalizione sarà pronto, si terrà la consultazione interna nel Partito socialdemocratico. Un “no” della base alle larghe intese con la Cancelliera getterebbe la Germania e l’Europa intera nell’incertezza d’un vuoto di potere a Berlino. Le tensioni si esprimono anche in nuovi, duri attacchi a Mario Draghi: con la sua politica di tassi bassi, scrivevano ieri unanimi i maggiori media – da Welt am Sonntag alla Frankfurter – il governatore della Banca centrale europea manda in rovina le speranze di guadagno dei risparmiatori tedeschi.

Atmosfera pesante a Berlino ma anche tra Berlino e l’Europa.L’accordo bipartisan sul no agli eurobond è stato annunciato dal capogruppo parlamentare democristiano, Volker Kauder, in un’intervista aBild am Sonntag.

«Nella politica europea è stato già chiarito al tavolo che la Cancelliera potrà proseguire la sua politica. Cioè niente eurobond, niente messa in comune dei debiti sovrani dei singoli Stati membri dell’eurozona».

È una concessione di prima importanza, scelta ignorando ipartiti amici di sinistra europei, quella che la Spd dà ad Angela Merkel. Ma con la base in rivolta dopo il pessimo risultato elettorale del 22 settembre, il leader socialdemocratico Sigmar Gabriel vede la priorità in successi nella politica sociale e interna e nell’integrazione dei migranti. Verrà dunque il salario minimo garantito di 8,50 euro l’ora, e verrà il diritto alla doppia cittadinanza. «Io non firmerò un accordo di governo in cui non siano scritti questi punti», aveva detto Gabriel nel suo discorso di chiusura del congresso Spd a Lipsia. Merkel ha subito colto la palla al balzo accettando. In cambio del no agli eurobond, appunto. La scelta del vertice Spd contraddice le richieste del presidente dell’Europarlamento Martin Schulz, per «una Germania forte che aiuti i deboli a rafforzarsi». (…)”