Sabrina Misseri, la difesa: “Come si fa a non avere dubbi su Michele?”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Giugno 2015 - 19:42 OLTRE 6 MESI FA
Sabrina Misseri, la difesa: "Come si fa a non avere dubbi su Michele?"

Sabrina Misseri, la difesa: “Come si fa a non avere dubbi su Michele?”

ROMA – Come non dubitare di Michele Misseri, che prima confessa, poi ritratta, poi riconfessa l’omicidio di Sarah Scazzi? E come non avere il dubbio che in carcere ci sia un’innocente o forse due: Sabrina Misseri e sua madre Cosima? La difesa della figlia di “zio Michele”, rappresentata dall’avvocato Fausto Coppi, ricostruisce in maniera certosina il 26 agosto 2010, giorno della scomparsa di Sarah.

La condanna in primo grado per Sabrina e la madre è già arrivata, ora si tenta di ribaltare la sentenza. Osserva l’avvocato Coppi in udienza:

“Come potete con incrollabile certezza non avere perlomeno dubbi su Michele Misseri quando accusa se stesso e poi la figlia. Oppure quando ammette le molestie per poi smentire e poi riammetterle, oppure quando parla di corda, poi di cintura e poi ancora di corda, o quando Michele dice di accusare la figlia perché così gli è stato suggerito? Come si fa a superare ogni dubbio sulla metodologia usata dai pm nei loro interrogatori con le loro domande suggestive?”.

Le contraddizioni dell’accusa, a detta della difesa, sono molte. A cominciare dagli orari di 26 agosto di 5 anni fa, come ricostruisce Maria Corbi per La Stampa:

E poi ci sono gli orari in cui inserire la responsabilità delle due imputate. E per far tornare i conti molti testimoni sono stati ascoltati più volte. Ed è almeno disuctibile, se non bizzarro, che i ricordi più lontani dal fatto possano valer più di quelli nell’immediatezza del fatto. Ogni azione viene velocizzata per poter essere inserita nel quadro colpevolista come in un film muto. Per la difesa nei tabulati telefonici, nel susseguirsi di messaggini, telefonate e squilli tra Sabrina, la cugina l’amica Mariangela e un’altra ragazza c’è la prova dell’innocenza di Sabrina. Per l’accusa c’è la prova del depistaggio. Quel maledetto 26 agosto accade quello che era stato messo in programma dalle tre ragazze la sera prima, ossia l’organizzazione della gita al mare.

L’atteso messaggio di Mariangela arriva a Sabrina alle 14.23.31: “il tempo di mettere il costume e vengo”. Sarah non aveva nessun motivo di uscire prima di ricevere quel messaggio e infatti la madre nella denunzia di scomparsa dice che è uscita alle 14,30. Alle 14,24 Sabrina chiede a Mariangela: “avviso Sarah”? Mariangela risponde e Sabrina alle 14,25 avverte Sarah che non risponde subito, sia perché non aveva credito, sia perché pensava di raggiungere la cugina; tanto che dopo che Sabrina la sollecita a una risposta (alle 14.28.13), Sarah, alle 14.28.26, invia un semplice squillo, tanto la risposta era ovvia. Quindi alle 14.28.26 Sarah Scazzi era in vita e stava per raggiungere o aveva raggiunto casa Misseri.

Misseri ha ammesso che alle 14.30 era in garage e che Sarah é arrivata intorno alle 14.25. La sentenza secondo la difesa supera l’interpretazione più ovvia dei fatti e sostiene che Sarah fosse stata già uccisa nel momento in cui parte lo squillo dal suo telefonino e afferma che esso sarebbe stato lanciato da Sabrina, la quale dopo l’uccisione della cugina avrebbe inscenato uno scambio di messaggi in base al quale precostituisti un alibi per poter sostenere che mentre era ancora in casa a prepararsi, alle 14.28.26, Sarah era in vita e non poteva che essere stata uccisa dal padre che in quel momento si trovava nel garage di casa. Secondo la sentenza Sarah non sarebbe uscita dopo aver ricevuto il messaggio di Sabrina ma molto tempo prima e precisamente tra le 13,45-13,50. L’orario è fondamentale per poter procedere a una ricostruzione dei fatti che vede Sabrina e Cosima colpevoli.

Ma perchè la ragazzina sarebbe dovuta uscire prima dicendo una bugia quando non ne aveva alcun bisogno? Oltre al fatto che Sarah esce dicendo alla madre che ha ricevuto il messaggino della cugina e quel messaggino c’è ed è delle 14,25. Appena ricevuta la conferma di Sarah Sabrina inizia i preparativi va in bagno e alle 14.28.40 manda a Mariangela il messaggio “sto tentando in bagno” con uno smile. Alle 14.31.44 Angela Cimino le manda un messaggio al quale risponde 4 minuti dopo (proprio perché era in bagno), alle 14.35.47. Finito di prepararsi alle 14,39 Sabrina invia a Mariangela sms: “pronta” ed esce di casa. Una serie di messaggi che, per sequenza e contenuto sono coerenti con il programma fatto dalle ragazze la sera prima. Sabrina non trova Sarah ad aspettarla come sarebbe stato logico e per questo quando arriva Mariangela è preoccupata.

Sono le 14.42 e Sabrina prova a chiamare Sarah. E’ questo il momento in cui secondo le dichiarazioni di Michele Misseri, da lui rese il 28 settembre 2010, esce dal garage e viene notato dalla figlia che gli chiede notizie di Sarah. «Sarah arrivò a casa degli zii alle 14,25, 14,30», ha spiegato Coppi, «Lo dicono diversi testimoni e anche il papà di Sarah, Giacomo Scazzi quando Sabrina, intorno alle 14,45, andò a chiedergli se la figlia fosse ancora lì, il giorno della scomparsa, e lui rispose: è appena uscita. In questa vicenda si è giocato con gli orologi e gli orari».