Scandalo Roma, sondaggio: per base Pd sono tutti responsabili

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Dicembre 2014 - 09:27 OLTRE 6 MESI FA
Scandalo Roma, sondaggio: per base Pd sono tutti responsabili

Scandalo Roma, sondaggio: per base Pd sono tutti responsabili

ROMA – “L’inchiesta Mafia Capitale – scrive Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera – sta producendo reazioni pesantissime nell’opinione pubblica, già scandalizzata dalle indagini Expo e Mose. L’indignazione e la tendenza a generalizzare sono largamente diffuse e rischiano di accentuare i sentimenti di antipolitica e di sfiducia dei cittadini, nonostante il forte richiamo del presidente Napolitano che ha definito l’antipolitica «patologia eversiva», facendo appello a una maggiore moralità in politica e severità nei confronti dei corrotti”.

(…) Non sorprende quindi che tre italiani su quattro (e il 73% tra gli elettori del Pd) siano convinti che tutte le amministrazioni che si sono succedute a Roma negli ultimi anni abbiano le stesse responsabilità rispetto a quanto avvenuto, mentre il 14% attribuisce la colpa all’amministrazione di centrodestra guidata da Alemanno e il 3% a quelle di centrosinistra.
Risultano più diversificate le opinioni riguardo a quanto sarebbe meglio fare per Roma nell’immediato futuro: il 32% propende per elezioni il prima possibile (in particolare gli elettori di Forza Italia: 65%), il 29% ritiene opportuno lo scioglimento del consiglio comunale e il commissariamento della Capitale (45% tra gli elettori grillini) e il 26% vorrebbe che si continuasse con il sindaco Ignazio Marino ma si procedesse ad un profondo rinnovamento della giunta e dei dirigenti comunali (49% tra gli elettori del Pd).
Il clima di sfiducia tra i cittadini non aiuta il percorso di riforme intrapreso dal governo e il premier Renzi sembra esserne consapevole, tant’è che nel suo ruolo di segretario del Pd è intervenuto immediatamente commissariando il partito romano, dichiarando che farà pulizia al proprio interno allontanando chi ha preso tangenti. Nonostante le migliori intenzioni prevale nettamente la sfiducia nei risultati che si potranno conseguire: solo il 15% prevede che Renzi riuscirà a fare pulizia nel suo partito, il 36% ritiene che Renzi sicuramente si impegnerà ma non riuscirà a fare molto e il 43% è convinto che nel Pd non cambierà nulla.
Il pessimismo alberga anche tra gli elettori del Pd: solo il 30% infatti pensa che il partito riuscirà a fare pulizia, il 48% non si aspetta risultati significativi e il 15% è decisamente rassegnato.
La situazione è anche peggiore sul fronte opposto: il 62% degli italiani ritiene che nel centrodestra non cambierà nulla (è l’opinione prevalente tra tutti gli elettorati), il 22% che non cambierà molto nonostante l’impegno dei partiti e solo l’8% è ottimista sulla possibilità di fare pulizia.
Fa decisamente riflettere il fatto che i più scettici rispetto alle reali possibilità di cambiamento siano i più giovani (18-30 anni).
La rassegnazione rispetto alle reali possibilità di cambiamento è accompagnata dalla convinzione che i partiti abbiano avuto responsabilità dirette in questi fenomeni di corruzione, traendone vantaggi significativi: è di questo parere il 67% degli italiani mentre il 29% ritiene che i partiti non siano stati in grado di vigilare sull’operato dei propri esponenti ma abbiano responsabilità dirette (…)