Scissione Pdl: fine di Berlusconi o solo difesa di Letta. Scalfari sogna ma vede male

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Novembre 2013 - 14:59 OLTRE 6 MESI FA

Scissione Pdl: fine di Berlusconi o solo difesa di Letta. Scalfari sogna ma vede maleROMA – Eugenio Scalfari vola, vede lontano e un po’ sogna. Secondo Scalfari

“la scissione del Pdl e la nascita di quella che noi chiamiamo la destra repubblicana rappresenta una novità di grandissimo rilievo nel panorama della politica non soltanto italiana ma anche europea”.

Il Governo Letta, aggiunge, “ne esce rafforzato”, ma non per un fatto aritmetico che consegue il passaggio sicuro in area governativa i un numero di deputati e senatori sufficinte a garantirlo, ma per qualcosa di molto più alto,

“perché scompare la presenza di Berlusconi e del berlusconismo dalla maggioranza”.

Sembra che Scalfari faccia i conti senza l’oste o meglio, trattandosi di Berlusconi, più che senza l’oste senza il diavolo.

Per Scalfari invece

“la prima conseguenza riguarda l’essenza stessa del governo Letta-Alfano. Finora infatti si trattava d’una situazione di necessità anche se, con l’ipocrisia che a volte è politicamente indispensabile, molti si ostinavano a chiamarlo di “grandi intese”. Ma dopo la scissione Letta- Alfano consente anche quelle intese per realizzare le riforme e gli interventi che la crisi europea richiede.

I partiti che ora compongono la nuova maggioranza senza Berlusconi debbono tener conto di questa novità e comportarsi di conseguenza. Soprattutto il Pd che ora è la maggiore forza politica non solo alla Camera ma anche al Senato”.

Un obiettivo è stato raggiunto, del quale da tempo Repubblica

“auspicava la realizzazione. In un futuro ancora lontano anche in Italia una destra moderata e liberale disputerà il potere con una sinistra liberal-socialista; ma nel frattempo entrambe sono impegnate insieme per riformare lo Stato e l’assetto europeo all’insegna del lavoro e dello sviluppo economico”.