Farmaci: schiacciare le pillole rende la cura meno efficace

Pubblicato il 25 Settembre 2012 - 20:54 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Quando il bimbo fa i capricci e non vuole prendere una pillola o un anziano con problemi di deglutizione mostra difficoltà ad ingerirla, la soluzione più adottata nelle corsie d’ospedale è quella di schiacciare la compressa per facilitarne l’assunzione. Ora una ricerca francese che sarà pubblicata sul numero di ottobre della rivista Revue de Medicine Interne e che è stata anticipata al giornale francese Le Figaro spiega che è meglio non farlo, perchè può compromettere l’efficacia stessa della terapia.

La ricerca è stata svolta nel 2009 in 23 unità di geriatria della regione di Rouen: ne è emerso che un terzo delle pillole che i pazienti dovevano assumere quotidianamente veniva frantumato prima della somministrazione nonostante nel 42% dei casi ciò fosse controindicato, con gravi rischi sia di sovra che di sotto dosaggio. La polverizzazione, poi, com’è stato evidenziato dallo studio, vanificava l’effetto di “gastro- resistenza” di alcune compresse, la cui forma è studiata appunto per per far si che il rilascio del principio attivo avvenga in tempi dilatati nello stomaco o non avvenga per nulla.

Non solo: dall’analisi è emerso anche che più medicinali del singolo paziente venivano anche schiacciati insieme in tre casi su quattro e nel 76% mischiati ad ingredienti che ne rendevano più facile la somministrazione, come lo zucchero. Con rischi (immaginabili) di effetti collaterali legati all’interazione tra i principi attivi contenuti nei diversi farmaci e di minore efficacia. Dopo i preoccupanti dati dell’indagine, racconta Le Figaro, la farmacia dell’ospedale di Rouen ha messo a punto un insieme di regole e raccomandazioni, indicando precisamente i medicinali che potevano essere o non essere schiacciati e fornendo consigli a medici e infermieri.