Ossa deboli anche per gli uomini. L’osteoporosi è al maschile

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Ottobre 2014 - 12:08 OLTRE 6 MESI FA
Ossa deboli anche per gli uomini. L'osteoporosi è al maschile

Ossa deboli anche per gli uomini. L’osteoporosi è al maschile

ROMA – Ossa deboli anche per gli uomini: l’osteoporosi è al maschile. Anche se pochi lo sanno, un terzo delle fratture di femore capita a uomini. E nella maggior parte dei casi l’osteoporosi maschile è più grave: uno su tre muore un anno dopo la frattura, mentre tra le donne il dato è di una su sei.

Eppure la maggior parte degli uomini pensa che la fragilità ossea non li riguarda. Invece, spiega l’endocrinologa Maria Luisa Brandi al Corriere della Sera, un over 50 su cinque nella vita ha una frattura da osteoporosi. Solo che non lo sanno, e quando vanno dal medico che gli diagnostica questa patologia restano sorpresi. Alcuni se ne vergognano persino.

Le donne sanno da tempo che hanno ossa fragili, quindi stanno più attente e soprattutto sono consapevoli del fatto che dopo la menopausa questa debolezza aumenta. Sanno che se hanno una storia familiare che già presenta casi di osteoporosi devono prestare più attenzione. Per gli uomini i fattori di rischio sono gli stessi (fumo, alcol, sedentarietà, carenza di calcio e vitamina D), ma loro non ci fanno caso.

Per gli uomini poi c’è un rischio in più: quello di ipogonadismo con deficit di testosterone. Spiega Brandi:

“Il deficit di testosterone si ha anche in corso di terapie per il cancro alla prostata: non di rado questi pazienti si fratturano e il primo pensiero corre alle metastasi ossee, invece è colpa dell’osteoporosi. Nell’uomo, inoltre, occorre fare particolare attenzione anche all’osteoporosi secondaria a terapie farmacologiche: un classico la cura prolungata (oltre tre mesi, ndr) con glucocorticosteroidi, che proprio come accade nelle donne favorisce la comparsa di fragilità ossea”.