Castel San Pietro (Bologna). Riciclava gli ornamenti delle tombe, condannato a quattro mesi

Pubblicato il 14 Ottobre 2010 - 16:18 OLTRE 6 MESI FA

Riciclava ornamenti cimiteriali in marmo dalle riesumazioni delle spoglie rivendendoli: un necroforo del cimitero di Castel San Pietro (Bologna) e’ stato condannato a quattro mesi (pena sospesa) dal Tribunale di Bologna per appropriazione indebita.

L’uomo era arrivato davanti ai giudici accusato del reato, più grave, di peculato. Il suo difensore, avv.Ermanno Corso, ha però sostenuto che l’uomo non era incaricato di pubblico servizio (requisito necessario per il peculato), in quanto necroforo addetto a mansioni meramente esecutive, e aveva quindi chiesto la derubricazione in appropriazione indebita. Lo stesso Pm Massimiliano Rossi aveva chiesto la derubricazione, ma nel reato di furto, chiedendo una condanna a sei mesi.

Il collegio presieduto dal giudice Grazia Nart ha deciso per l’appropriazione indebita. Nel 2006, in 5-6 occasioni l’uomo – che in passato era già finito nei guai perché la polizia postale gli aveva trovato 90.000 immagini e centinaia di video a contenuto pedopornografico – avrebbe venduto orli cimiteriali che aveva ricavato dalle riesumazioni delle spoglie, che avvengono dopo svariati anni dalla sepoltura. Ornamenti che invece dovevano essere distrutti.