Iceberg tagliato a rettangolo. Come? Natura misteriosa e teoria delle unghie spezzate

di Warsamé Dini Casali
Pubblicato il 23 Ottobre 2018 - 12:02 OLTRE 6 MESI FA
Iceberg tagliato a rettangolo. Come? Natura misteriosa e teoria delle unghie spezzate

Iceberg tagliato a rettangolo. Come? Natura misteriosa e teoria delle unghie spezzate

ROMA – Quell’iceberg antartico che visto dal cielo appare tagliato in forma di perfetto parallelepipedo, quella piccola isola rettangolare levigata ad arte come fosse uscita da una cava di marmo delle Alpi Apuane, non ha avuto bisogno di nessuna mano divina, di nessuno scultore celeste. Artefice del miracolo è la natura stessa, cioè l’azione concomitante degli elementi e delle leggi della fisica, un prodigio scientificamente spiegabile solo in parte.

Perché esperti e comuni mortali condividono a ragione la stessa presunzione a proposito dell’immagine canonica di iceberg: piramidi emergenti dall’acqua, guglie di ghiaccio galleggianti, forme geometriche spezzate, colossali schegge trasparenti… Quell’algido rettangolone lungo due km invece da dove viene?

Gli scienziati assumono come ipotesi più plausibile la giovane età del permafrost da cui originano i distacchi, in questo caso da Larsen C, la piattaforma glaciale nota per aver dato vita ad alcuni tra gli iceberg più imponenti. E la teoria delle “unghie spezzate”.

“Per immaginare come si forma un corpo di ghiaccio di questo tipo”, spiega a Focus.it Kelly Brunt della University of Maryland, “bisogna pensare a un’unghia che cresce nel tempo. Dopo un po’ che non la tagliamo, finisce per spezzarsi in modo naturale e questo, molto spesso, avviene seguendo linee geometriche quasi perfette, lineari”.

Teoria parziale, appunto: mancano dati ed evidenze che ne qualifichino in toto l’esattezza sperimentale, a partire dal lato oscuro di quel rettangolo, quello immerso e non visibile che potrebbe conservare ancora il suo profilo irregolare. E più “umano”, se consideriamo l’influenza delle nostre aspettative psicologiche ed estetiche nella percezione del mondo esterno.