Minacce ai giudici, il governo manda l’esercito a Reggio Calabria. Prefetto: “Non è solo la ‘ndrangheta”

Pubblicato il 6 Ottobre 2010 - 12:27 OLTRE 6 MESI FA

Giuseppe Pignatone

A Reggio Calabria arriverà’ l’esercito per la vigilanza dei palazzi della Procura della Repubblica e della Procura generale. Lo ha annunciato il prefetto Luigi Varratta al termine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, all’indomani delle minacce al procuratore di Reggio Giuseppe Pignatone.

”Il Comitato – ha detto il prefetto – ha condiviso all’unanimità la mia proposta di chiedere la presenza dei militari. In questo momento il territorio, alla luce anche del fatto di ieri, ha bisogno di questa presenza, non molto visibile ma finalizzata alla vigilanza della Procura e della Procura generale”.

Dietro le intimidazioni compiute ai danni dei magistrati di Reggio Calabria, sostiene inoltre Varratta,  ”potrebbe esserci una strategia mirata con fini specifici che può essere non solo della ‘ndrangheta, ma anche di ambienti contigui. C’e’ sempre una zona grigia su cui si sta indagando da tempo. Qualche risultato è già arrivato ed altri, ne sono sicuro, arriveranno”.

”Il controllo del territorio è fatto dalle forze dell’ordine, ma anche la ‘ndrangheta lo controlla  -continua Varratta – Dobbiamo far si’ che il controllo del territorio sia in mano allo Stato”. Parlando delle intimidazioni ai danni di magistrati compiute negli ultimi mesi, Varratta ha evidenziato che ”il lavoro straordinario compiuto da magistratura e forze dell’ordine sta infastidendo le cosche. I mafiosi sono in fibrillazione e reagiscono in maniera nervosa. Quella di ieri e’ un’intimidazione ed e’ un chiaro segnale di preoccupazione. Anche perche’ e’ stato usato uno strumento, un bazooka, di cui le cosche non avevano mai fatto uso in precedenza. In ogni caso, ne’ negli uffici giudiziari ne’ tra le forze dell’ordine c’e’ paura. Continueranno ad andare avanti e presto ci saranno altri risultati”.

Per vedere i soldati a Reggio non ci vorrà molto tempo, questione di giorni. “Due o tre per i passaggi istituzionali, dovrà riunirsi il Comitato nazionale per l’ordine pubblico e poi il provvedimento sarà ratificato dal Governo” la previsione del prefetto, che aggiunge: “In attesa della decisione è già stato annunciato l’arrivo di rinforzi per polizia, carabinieri e guardia di finanza con gli stessi compiti di vigilanza”.

“L’esercito – tiene a sottolineare Varratta – non farà controlli del territorio e non ci saranno militari per le strade. Sarà impiegato solo per la vigilanza degli uffici giudiziari”.