Parma, la Rai pretende il canone da un centro sociale per ciechi

Pubblicato il 7 Maggio 2010 - 12:15 OLTRE 6 MESI FA

In Italia il canone per la televisione non viene pagato da oltre il 25% della popolazione, contro una media europea del 5%. Questa volta però i funzionari sono andati oltre nel tentativo di recuperare il denaro non versato nella casse della Rai chiedendo il pagamento anche ai soci di un centro sociale per ciechi.

A denunciarlo alla Gazzetta di Parma è il presidente del Centro Chiesi Cristiani, Salvatore Malta, 61 anni, che nei giorni scorsi ha trovato nella cassetta della posta dell’associazione parmigiana la richiesta di pagamento del canone Rai.

Al centro sociale vengono chiesti 195,31 euro, iva compresa, per il periodo che va da gennaio a dicembre 2010, quale abbonamento speciale al di fuori dell’ambito familiare. “Per ovvie ragioni, come centro sociale non abbiamo la tv, ma solo una radio – racconta Salvatore Malta al quotidiano parmigiano – Noi non abbiamo nemmeno l’antenna. Gli unici televisori che abbiamo sono quelli che poi distribuiamo alle persone bisognose”, non certo per essere utilizzate all’interno dei locali dell’associazione.