Quei filmini porno girati in classe mentre il prof spiega

Pubblicato il 22 Luglio 2011 - 10:09 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il sesso? A scuola non è tabu e certamente non per presunte lezioni di educazione sessuale all’interno degli istituti. Scrive Antonio Crispino sul Corriere della Sera (e correda il tutto con un video consultabile sul sito del giornale) che sono sempre più i giovani che, nelle scuole, realizzano con i telefonini filmati ai limiti del pornografico.

Non a caso,  spiega uno studio dell’Istituto superiore di Sanità evidenzia che “l’età del primo rapporto sessuale si è abbassata a 13 -14 anni”. Se a questo aggiungiamo l’aiuto della tecnologia la frittata è fatta, e la scuola non si salva. Anzi.

Il Corriere raccoglie la testimonianza di Andrea, 16 anni. Per la precisione raccoglie la “testimonianza” del suo telefonino, un modello con videocamera, pieno di filmati erotici girati a scuola. In uno, scrive Crispino, c’è una studentessa che sollecitata dai compagni alza la maglietta e mostra il seno per mostrare a tutti che non è rifatto. In un secondo filmato una ragazza mima un rapporto sessuale orale con un compagno e lo fa, spiega il Corriere, in modo realistico. Ancora più inquietante il terzo filmato: qui si vede addirittura il professore che spiega. Agli ultimi banchi, però, una studentessa pensa a tutt’altro, impegnata in un’attività molto manuale e assai poco intellettuale.

Per il garante della Privacy Francesco Pizzetti “questi ragazzi non conoscono i rischi rilevanti di un comportamento del genere. Devono essere consapevoli che un domani questi video potrebbero essere conosciuti dal datore di lavoro, dal padre del ragazzo con cui vorrebbero fidanzarsi o il fidanzato stesso. Dalla rete è difficile se non impossibile eliminare un documento”. Per ora, però, i ragazzi coinvolti non sembrano preoccuparsene granché. Così, la possibilità che uno dei filmati in questione finisca su un sito porno, sul video del Corriere,  diventa oggetto di battuta. Fino a che, come diverse volte accade, non succede davvero.