Usa. Calo storico delle condanne a morte, incide anche la crisi

Pubblicato il 18 Dicembre 2011 - 18:57 OLTRE 6 MESI FA

Lettino dove viene praticata l'iniezione letale

HOUSTON, STATI UNITI – Calo storico delle condanne alla pena capitale in America: secondo un nuovo rapporto del Death Penalty Information Center, nel 2011 le sentenze di morte sono calate del 30% rispetto al 2010. Nell’ultimo anno sono state condannate 78 persone, e il boia e’ entrato in azione 43 volte.

”Si tratta della percentuale piu’ bassa degli ultimi trentacinque anni”, ha detto il direttore esecutivo del centro, Richard Dieter. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal la maggioranza degli americani continua a rimanere a favore delle esecuzioni, ma negli ultimi anni il sostegno pubblico e’ diminuito parecchio.

Se nel 1994 infatti i cittadini statunitensi a favore del boia erano l’80%, la percentuale e’ scesa al 69% nel 2007, mentre un recente sondaggio ha registrato un ulteriore calo, al 61%. Gli esperti ritengono che la diminuzione del numero di crimini violenti e l’alto costo delle esecuzioni siano tra i fattori che hanno provocato il crollo del ricorso al boia.

Le piu’ recenti statistiche dell’Fbi segnalano che negli ultimi venti anni si e’ verificata una diminuzione del 35 per cento dei reati piu’ gravi. ”Il che significa che i procuratori applicano molto piu’ raramente la condanna a morte”, ha spiegato Kent Scheidegger, direttore del Criminal Justice Legal Foundation di Sacramento.

Per Douglas Berman, esperto di diritto dell’Ohio University, un altro fattore significativo e’ l’elevato costo delle esecuzioni. La bandiera nera per il 2011 spetta al Texas, dove si e’ fatto ricorso al boia per tredici volte. Dal 1976, quando la pena di morte e’ stata reintrodotta, piu’ della meta’ delle uccisioni e’ avvenuta in tre stati: Texas, Virginia e Oklahoma.