Se siete fumatori, non andate in California: ora divieti anche su spiagge e parchi

Pubblicato il 24 Marzo 2010 - 14:10 OLTRE 6 MESI FA

Una spiaggia della California

Con 42 voti a 27, uno in più del minimo richiesto, la Camera del Parlamento californiano ha vietato il fumo in tutte le spiagge e i parchi naturali pubblici dello stato.

Il Senato aveva già passato una legge analoga, e adesso si tratterà di uniformare le due versioni. Per il governatore Arnold Schwarzenegger firmare potrebbe essere un dilemma: l’ex “terminator”, sebbene un salutista, è un fumatore di sigaro, e il suo partito, Repubblicano, è contrario al divieto.

Ma forse firmerà, perché verrà ancora permesso fumare in molti parcheggi e campeggi delle spiagge e dei parchi naturali della California. Unico accorgimento: restare a oltre 8 metri di distanza da dove giocano bambini, o si consumano pasti.

Il duplice voto del Parlamento californiano ha destato scalpore. In America è la prima volta che viene vietato di fumare oltre che sulle spiagge anche nei parchi naturali (il Maine vietò il fumo sulle spiagge l’anno scorso), per di più in un paradiso turistico. Le località californiane “smoke free”, senza fumo, saranno complessivamente 278, e potrebbero perdere qualche turista.

Ma la promotrice della legge, la senatrice democratica Jenny Oropeza, sostiene che dalle spiagge scompariranno finalmente i troppi mozziconi di sigarette che le deturpano e che nei parchi scoppieranno molti meno incendi, una piaga della California: «Non è solo questione di salute ma anche di sicurezza».

In realtà, in alcuni comuni californiani, compresa Los Angeles, è già vietato fumare sulla spiaggia (ma non nei parchi naturali). Senonché il divieto viene violato spesso. La nuova legge prevede una multa di 100 dollari, ma la senatrice ammonisce che se non risulterà sufficiente sarà raddoppiata o triplicata.

Varie associazione di fumatori, tra cui la Citizen freedom, e compagnie di tabacco, tra cui la Commonwealth Brands, stanno protestando. Dalle reazioni dei Parlamenti e dei governatori di altri stati americani è tuttavia probabile che l’esempio californiano venga presto seguito da buona parte del Paese.

In America non si può fumare negli edifici e nei locali aperti al pubblico, dagli uffici ai ristoranti, ma le autorità tendono a estendere il divieto anche alle strade, i giardini ecc, contro le obiezioni anche di gruppi dei diritti civili. Alla radice di questa tendenza vi sono controversi dati medici: ogni anno, il “secondary smoke” causerebbe circa 45 mila morti per disfunzioni cardiache e circa 3 mila morti per cancro, in maggioranza ai polmoni.