Basket, Dan Peterson nuovo allenatore dell’Olimpia: “Voglio una squadra che sputi sangue”

Pubblicato il 4 Gennaio 2011 - 18:27 OLTRE 6 MESI FA

Vedrete domani se sono qui per traghettare o per sputare sangue e vincere”: con queste parole Dan Peterson, 75 anni domenica prossima, si è presentato alla stampa come nuovo allenatore dell’Armani Jeans Milano ‘Non farò rivoluzioni, sono un anti terremoto”, ha detto Peterson che domani sera ”al 99 per cento” sarà in panchina nella partita contro la Pepsi Caserta.

Peterson ha raccontato di esser stato contattato ieri mattina dal presidente dell’Aj Livio Proli (”mentre stavo andando all’Enpals”) per invitarlo a pranzo e gli ha proposto di prendere il posto di Bucchi: ”Non si può dire di no a due grandi nomi come Armani e Olimpia”, ha detto Peterson che ha rivelato di aver passato una notte insonne. ”Potevo stare a casa con il telecomando in mano ma ogni tanto c’è  il richiamo della foresta – ha concluso – Potrò essere un bersaglio ma lotterò come un pazzo”. L’allenatore americano ha concluso dicendo di essere come Elvis Presley “e di non passare mai di moda”.

Chissà se Dan Peterson se lo sarebbe mai immaginato di tornare a sedersi sulla panchina della sua Olimpia che guiderà fino alla fine di una stagione in cui l’Armani Jeans, partita da favorita, ha rimediato non poche figuracce: l’eliminazione prematura in Eurolega al primo turno e 3 sconfitte su 12 gare in campionato.

L’ultima, arrivata nel derby contro Cantù, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, convincendo la dirigenza a dire addio a Bucchi, dopo due stagioni chiuse con due finali scudetto. Proprio allenando l’Olimpia, Peterson aveva chiuso la sua carriera da coach nel 1987, suggellando un ciclo di vittorie costellato da 4 scudetti, 2 coppe Italia, una coppa Korac e una Coppa dei Campioni in nove anni. Poi, a soli 51 anni, il ritiro dalla panchina, ma dal parquet Dan Peterson non si è mai staccato perché ha continuato a vivere di basket. La sua conoscenza dell’ambiente Olimpia è senza pari e il feeling con la tifoseria delle ex scarpette rosse è enorme visto che la sua squadra negli anni ’80 non solo ha vinto tutto, ma ha anche fatto vedere una grande pallacanestro.

Mentre Piero Bucchi non è mai riuscito a conquistarsi il gradimento del pubblico e, soprattutto, la sua squadra non ha mai dato l’impressione di poter battere Siena e vincere qualcosa. E sono stati questi ingredienti ad indurre la dirigenza dell’Armani a preferire Peterson in questo cambio in corsa a potenziali sostituti più giovani, come Sergio Scariolo, ex Fortitudo, da poco lasciato a piedi dal Khimki Mosca e che molti addetti ai lavori avevano indicato come il più vicino alla panchina dell’Olimpia.

Ora toccherà al suo proverbiale carisma cercare di rivitalizzare una squadra e dei giocatori apparsi imballati, più che dai problemi fisici, dall’incapacità di trovare le giuste motivazioni.

All’intramontabile Dan sono già arrivati gli auguri di chi lo conosce piuttosto bene: ”Peterson ha più verve di molti ventenni che conosco – ha detto Dino Meneghin – E’ bravo a motivare i giocatori, è anche un’ottima scelta tecnica. ”Sono convinto che parlerà della storia dell’Olimpia e dirà che giocare con questa maglia è come in America giocare per i Celtics”.

Le immagini della presentazione: