Calciomercato Roma, Sensi-Unicredit

Andrea Pelagatti
Pubblicato il 5 Luglio 2010 - 10:44| Aggiornato il 1 Giugno 2011 OLTRE 6 MESI FA

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21.17 – ”Ci aggiorniamo a giovedi’ perche’ a quest’ora ci sono altri impegni. Pensavamo di finire, e invece non e’ stato cosi’, ma questo non e’ un rinvio ma solamente una sospensione”. Lo ha detto il professor Cesare Ruperto, presidente del collegio arbitrale incaricato di dirimere la questione legata al debito di oltre 325 milioni di euro che Italpetroli, societa’ che controlla la As Roma, ha nei confronti di Unicredit. ”Non ci sono dissensi, si sta solo puntualizzando tutto”, ha aggiunto Ruperto – questa fase e’ definita ‘puntuazione’. Credevamo di chiudere in mezz’ora, e invece non e’ stato cosi’. Ho fiducia che giovedi’ si possa chiudere”. Alla domanda di alcuni cronisti sull’esclusione, a questo punto, del ricorso al lodo arbitrale, Ruperto ha spiegato che: ”Finche’ io non firmo non escludo nulla, ma c’e’ comunque una piena collaborazione tra le parti. Perche’ il rinvio a giovedi? perche’ prima le parti avevano altri impegni”. All’uscita dallo studio legale ha parlato anche Francesco Carbonetti, legale per Unicredit. ”Data l’ora tarda l’udienza e’ sospesa. Proseguira’ quindi giovedi’ alle 18 il tentativo del collegio di trovare una conciliazione”. Ottimista l’avvocato di Italpetroli, Agostino Gambino: ”Ci auguriamo di aver lavorato nella direzione giusta”. Solo poche aprole, invece, da parte della presidente della As Roma, Rosella Sensi: ”hanno gia’ detto tutto gli avvocati – ha spiegato – ed e’ giusto che parlino loro. Stanca? Forse lo sarete piu’ voi giornalisti dopo una giornata cosi’, sotto il sole”.

21.13 – La Consob, l’autorita’ di vigilanza sui mercati borsistici italiani, ha chiesto alla societa’ As Roma di diffondere un comunicato prima della riapertura degli scambi sul titolo a Piazza Affari. La nota potrebbe arrivare nelle prime ore di domani, visto che il titolo e’ trattato in un segmento di negoziazione che avvia i primi scambi con leggero ritardo rispetto al normale listino, attorno alle 11. Oggi il titolo dell’As Roma ha avuto un buon andamento borsistico ed ha chiuso con un incremento del 7,17% a 0,991 euro.(ANSA).

20.49 – E’ stata rinviata ulteriormente a giovedi’ 8 luglio alle ore 18 il tentativo di conciliazione tra Unicredit e Italpetroli. Lo hanno dichiarato i legali delle parti uscendo dall’incontro di oggi.

19.30 – “Questo è il momento più delicato: se la Roma di fatto sarà di proprietà di una banca, dobbiamo essere attenti e vigili, perché la squadra e il programma sportivo vengano preservati”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, nel giorno in cui, probabilmente, si decideranno le sorti della proprietà della A.S.Roma. Mentre si parla di un passaggio di proprietà all’Unicredit, Alemanno ha spiegato di aver ”parlato più volte con Unicredit” e di essere stato chiaro, di aver ”dato questa stessa indicazione a tutti quelli che nel tempo si sono proposti come possibili acquirenti”. Tuttavia, ha concluso, ”non possiamo entrare nelle dinamiche economiche della società, perché è quotata in Borsa. Se ci saranno occasioni favorevoli per altri acquirenti, le rappresenteremo ma verificando sempre che ci sia un’attenzione verso la squadra e la sua capacità di far bene nel prossimo campionato”.

18.46 – Dopo l’incontro di due ore e mezza di questa mattina e la pausa pomeridiana, è ripreso da poco il faccia a faccia tra Unicredit e Italpetroli presso lo studio legale di Cesare Ruperto, presidente del collegio arbitrare che dovra’ dirimere la questione legata al debito della holding della famiglia Sensi (che controlla anche la societa’ As Roma Calcio) e l’istituto di Piazza Cordusio.

14.41 – L’incontro per il tentativo di conciliazione tra Unicredit e Italpetroli sulla questione legata al rientro del debito di oltre 325 milioni di euro della compagnia che controlla l’As Roma è stato aggiornato al pomeriggio alle 18,30. Lo hanno dichiarato i legali della holding della famiglia Sensi, Agostino Gambino e Antonio Conte. Poco prima dell’uscita dei legali dallo studio del presidente del collegio arbitrale, professor Cesare Ruperto, sono usciti anche il presidente della As Roma, Rossella Sensi, e l’amministratore delegato di Unicredit Corporate Banking Piergiorgio Peluso.

13.40 – Piccola pausa dell’udienza di conciliazione presso lo studio legale del professor Ruperto. Gli avvocati delle parti, che dalle 12 stanno cercando di trovare un accorso, sono ora in balcone per una pausa.

12.50 GRANDE ATTESA DAVANTI ALLO STUDIO DI RUPERTO
C’è grande attesa davanti allo studio legale del professor Cesare Ruperto, nella zona residenziale della Collina Fleming a Roma dove è in corso l’incontro fra Unicredit e Italpetroli. All’esterno oltre 50 giornalisti e le forze dell’ordine che presidiano la zona.

ore 11.55 – Arriva uno dei legali della famiglia Sensi, l’avvocato Conte. “Questa è la giornata decisiva? Vedrete dopo” le poche parole di Conte.
ore 12.00 – Rosella Sensi e il marito Marco Staffoli giungono presso il collegio arbitrale.
ore 12.05 – Arrivano anche Piergiorgio Peluso, direttore generale di Unicredit Corporate Banking, e l’avvocato Di Gravio, legale della banca. Il vertice può iniziare.
ore 12.15 – L’altro legale della famiglia Sensi, Agostino Gambino, entra nella palazzina che ospita lo studio Ruperto.
ore 12.40- All’ingresso dello studio legale, prima dell’arrivo della presidente della As Roma, Rosella Sensi, sono stati affissi alcuni striscioni di contestazione riguardanti la  Sensi. Secondo indiscrezioni, se dovesse essere siglato l’accordo di conciliazione, i principali asset di Italpetroli (tra cui anche l’As Roma) passerebbero nelle mani di Unicredit e verrebbero così azzerati i debiti di oltre 325 milioni di euro, della compagnia della famiglia Sensi nei confronti della banca. Alla Sensi resterebbero la residenza della famiglia, Villa Pacelli, e gli immobili per un valore di circa 25-30 milioni di euro.

Oggi alle ore 12 si farà la storia della Roma. L’incontro tra Rosella Sensi, Alessandro Profumo di Unicredit e Cesare Ruperto darà certezze sul futuro del club capitolino.

Ci sono due possibili scenari:

1) Unicredit e Sensi giungono ad un’accordo, il presidente della Roma cede la società giallorossa insieme ad altri asset e vede estinguere il suo debito.

2) Unicredit e Sensi non raggiungono un’accordo: si va all’arbitrato. In quel caso la palla passerebbe nelle mani di Cesare Ruperto e dei giudici.