Fantastico Sinner: è in semifinale agli Australian Open, battuto Rublev 3-0. Venerdì sfida Djokovic

Venerdì 26 affronterà Djokovic in quella che si profila essere una finale anticipata.

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 23 Gennaio 2024 - 16:16
sinner

foto ANSA

Sinner fantastico. Cinque partite, cinque vittorie. Eliminato anche il campione russo Rublev con un 3-0 che vale la semifinale degli Australian Open di Melbourne. Pratica sbrigata in quasi tre ore di gioco. Punteggio chiaro: 6-4, 7-6, 6-3. Pubblico in delirio. Dopo aver eliminato Khachanov ha concesso il bis con un altro russo talentuoso: Andrey Rublev, 26 anni di Mosca, quinto posto nel ranking mondiale, 15 titoli ATP in carriera. Nel secondo set il moscovita è andato fuori di testa per l’incredibile rimonta dell’azzurro. Il russo era davanti 5-1 ma si è fatto clamorosamente rimontare con l’azzurro che ha chiuso sul 7-5. L’impresa di Sinner non è andata giù a Rublev che ha sfogato tutta la sua rabbia all’inizio della terza frazione di gioco. Si è sfogato urlando in campo, per poi esclamare: ”Era sotto 5-1…”.

Sinner in semifinale con Djokovic

È la sfida più attesa: venerdì 26 affronterà Djokovic in quella che si profila essere una finale anticipata. Il serbo ha battuto l’americano Fritz in quattro set centrando la sua 33esima vittoria consecutiva in Australia. Nole non perde dagli ottavi di finale del 2018. Venerdì disputerà la 48esima semifinale in un torneo Slam. L’azzurro nei confronti precedenti è in vantaggio 4-2.

Jannik felice del suo percorso

Commenta a caldo l’altoatesino: “Si, è stato difficile giocare con Rublev, è stata durissima. Potevo perdere sia il primo che il secondo set; lui ha avuto tante palle break ed io mi sono salvato con il servizio. Ho reagito rapidamente, ho cercato di muoverlo. È un piacere giocare su questo campo, non importa che ora sia. Sono felice di essere in semifinale. Il tie-break del secondo set? Non so come ne sono uscito, ho cercato di giocare i miei punti al servizio e ho strappato la battuta 2 volte. Mi piacciono questi momenti, mi alleno per questi punti di pressione. Sono contento di esserne uscito così. Il processo come persona è importante come quella del giocatore; il mio team è fondamentale sia dentro che fuori dal campo. C’è feeling, quando vinciamo siamo più felici ma stiamo bene insieme sempre. Il lavoro sta pagando. In semifinale c’è ancora Djokovic, l’ho battuto 2 volte e sono fortunato ad affrontare il n. 1 del mondo. Sarà dura, darò il 100% e poi vedremo cosa accadrà”.