Genoa-Milan, Seedorf: “Voglio squadra quadrata. Balotelli a rischio”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Aprile 2014 - 22:16 OLTRE 6 MESI FA
Genoa-Milan, Seedorf: "Voglio squadra quadrata. Balotelli a rischio" (LaPresse)

Genoa-Milan, Seedorf: “Voglio squadra quadrata. Balotelli a rischio” (LaPresse)

CARNAGO (VARESE) – Dopo 31 partite di campionato, un esonero e numerosi alti e bassi, finalmente il Milan dà segnali di continuità.

Con la speranza che non sia troppo tardi per agguantare un posto in Europa League, Clarence Seedorf sottolinea che “si vede sempre più una squadra quadrata”, ma ora rischia di dover fare a meno di Balotelli per la sfida di domani con il Genoa come “la più difficile e importante delle ultime sette, perché poi ne abbiamo due in casa e perché il Genoa si trasforma a Marassi”.

L’attaccante, come fa sapere il Milan, alle prese con un forte e fastidioso raffreddore, ha viaggiato fino a Genova a bordo di un’auto accompagnato da due fisioterapisti, e non in pullman con il resto della squadra per evitare di contagiare altri compagni.

In caso di forfait, Pazzini è pronto a guidare l’attacco rossonero nel monday night, a cui seguiranno due sfide a San Siro contro Catania e Livorno, poi quella dell’Olimpico con la Roma, il derby, la trasferta di Bergamo e l’epilogo in casa con il Sassuolo.

Un calendario non esattamente infernale, al di là dei due big match di fila, ma sarà cruciale sfida con l’Inter, che ora occupa l’ambito quinto posto con 8 punti di vantaggio.

“Ci sono tante squadre davanti al Milan, non solo i nerazzurri, ma anche Lazio, Atalanta, Parma, Verona. E questo complica le cose – ha osservato Seedorf -. Dobbiamo fare il massimo di punti per sperare in un posto in Europa”. Gli ultimi risultati hanno ridotto la pressione? “Le pressioni sono le stesse. Siamo tutti abituati, almeno io lo sono, a lavorare per grandi società dove le esigenze sono sempre al massimo”, ha detto l’olandese, rispondendo con un sorriso a chi gli chiedeva se l’ambiente rossonero ora è più sereno.

“Posso fare una battuta? Vedo anche da parte vostra un ambiente più sereno”, ha replicato rivolto ai giornalisti, evidenziando poi che “la squadra sta crescendo, di continuare la crescita, spingendo forte perché sappiamo che fino al termine della stagione abbiamo l’obbligo di migliorare una situazione non ottimale. Il Milan – ha continuato – non è abituato a questa posizione, vuole puntare più in alto. E’ più importante vincere un trofeo o ricostruire il Milan? Le due cose vanno assieme, una società importante come questa sarà dove ci sono le coppe da vincere, con il pensiero e con le intenzioni. E’ l’unico modo per ricostruire, gli obiettivi della società non cambieranno”.

Le ambizioni del Milan che verrà interessano anche a Kakà, che a giungo ha la possibilità di rescindere il contratto con un anno di anticipo. “Nella vita sappiamo che le cose possono cambiare da un giorno all’atro. Ricardo sa cosa pensano e sentono tifosi e società – ha osservato Seedorf -. Per il rispetto che abbiamo per Kakà, è giusto lasciargli l’ultima parola, come è previsto dal contratto. Intanto vuole focalizzarsi su queste sette partite”. Il rush finale conta molto anche per i rossoneri azzurri, gli infortunati De Sciglio e Abate, Montolivo e il poco utilizzato Poli.

“In qualsiasi parte del mondo prima viene il club e poi le nazionali – è la tesi dell’allenatore -. Io faccio le scelte per il Milan, e con tutto rispetto non posso farle pensando alla nazionale. Credo che Prandelli abbia chiaro in testa le sue scelte, se ha in testa di portarli in Brasile non cambierà nel prossimo mese e mezzo”. .