Il Napoli sfata il tabù Roma: il sogno scudetto continua

Pubblicato il 12 Febbraio 2011 - 23:16 OLTRE 6 MESI FA

ROMA- Ha dovuto aspettare diciotto anni e le magie di un uruguaiano dai piedi d’oro per sfatare anche il tabu’ dell’Olimpico.

E’ l’anno del Napoli perche’ alla squadra di Mazzarri riesce davvero tutto, pure battere la Roma, seppure in piena crisi di identita’, che comunque non superava dalla stagione ’93-94: lo fa con una doppietta dell’eroe azzurro, quel Cavani che porta a venti i gol in campionato, trascina la squadra e tiene vivo il sogno che nessuno tra Piazza Garibaldi e Mergellina vuole tradurre in parola.

Eppure lo scudetto non e’ un miraggio, perche’ i partenopei restano attaccati al treno del Milan, che pure nell’altro anticipo della 25/a giornata ha strapazzato il Parma. Il ko casalingo (la Roma in casa quest’anno non aveva mai perso, a parte il 3-1 in Champions con il Basilea) ridimensiona e molto le ambizioni dei giallorossi che con una partita da recuperare restano comunque a 39 punti, e a questo punto sembrano tagliati fuori dalla corsa scudetto.

Troppo prudente Claudio Ranieri, molto inconcludente la squadra sotto porta (pericolosa una sola volta con Vucinic), malconcia in difesa per le assenze pesanti di Mexes e Burdisso squalificati: e il Napoli, sulle ali di un entusiasmo mai domo e sulla qualita’ indiscussa dei suoi giocatori, l’occasione della vita non se l’e’ fatta sfuggire.

Ranieri tiene top secret la formazione alla vigilia e infatti le sorprese non mancano quando scende in campo la squadra: il tecnico giallorosso si affida a un prudente 4-4-2, lascia in panchina Totti e lancia in avanti il tandem d’attacco formato da Vucinic e Borriello. Anche Menez non parte titolare e viene preferito dal primo minuto da Simplicio.

Senza Mexes e Burdisso la difesa e’ in emergenza e finisce a fare il centrale con Juan Cassetti, con Riise a sinistra e Rosi esterno destro. Quest’ultimo prova a farsi in quattro arginando un po’ le incursioni di Lavezzi: Mazzarri (arrivato a Roma con una formazione tipo, Hamsik e Lavezzi alle spalle di Cavani unico terminale offensivo) inverte la posizione del ‘Pocho’ e da quel momento il Napoli si alza e cresce. La gara e’ equilibrata, senza spunti per un quarto d’ora abbondante: al 15′ arriva la prima (e sara’ anche l’unica) occasione ed e’ per la Roma. Uno-due Simplicio-Vucinic, il montenegrino scende pericoloso, ma il tiro non e’ potente e De Sanctis para facile.

Dal 20′ la gara si fa nervosa: prima di una serie di schermaglie che vedono protagonisti Taddei e Dossena, che piu’ tardi al secondo fallo contro il brasiliano rimedia l’ammonizione. Il clima e’ sempre piu’ rovente, altro bisticcio tra Borriello e il portiere del Napoli, con l’arbitro Bergonzi che fa fatica a gestire il match. Il copione si ripete con Lavezzi e Rosi, scintille tra i due (scambio di sputi) su cui potrebbe intervenire la prova tv. Al 28′ Gargano ci prova su punizione, ma Julio Sergio para sicuro. Mazzarri prova poi a intervenire, sposta Lavezzi e il Napoli matura. Al 34′ arriva un’altra occasione per gli ospiti con Maggio che salta Juan e poi cerca il sinistro da fuori area, ma la palla finisce alta.

Al 37′ Cavani reclama per la mancata ammonizione di Rosi per un fallo di mano: il giallorosso viene graziato perche’ gia’ ammonito. Nella ripresa Ranieri manda dentro Menez per l’inconcludente Taddei: ma la Roma non migliora, Anzi. Al 4′ un contatto in area tra Juan e Hamsick procura il rigore al Napoli: Cavani dal dischetto segna il gol del vantaggio e la sua 19/a rete in serie A.

Al 20′ fuorigioco di Zuniga (entrato al posto di Dossena), da quell’azione era arrivato il secondo gol del Napoli, un’autorete: ma il guardalinee aveva gia’ fermato il gioco. Al 32′ Ranieri gioca la carta Totti: il capitano entra al posto di Vucinic, Greco per Simplicio. Ma la Roma continua ad essere il grande assente in campo: e cosi’ al 38′ arriva il raddoppio, ancora con Cavani. Doppietta che ridimensiona la Roma e tiene vivissimo il sogno scudetto del Napoli.