Inter-Milan: rossoneri per la fuga, nerazzurri per l’aggancio

Pubblicato il 14 Novembre 2010 - 10:33 OLTRE 6 MESI FA

Rossoneri cercano la fuga

Se vince il derby il Milan va in fuga, se lo perde resta nel gruppo di testa. Detto cosi’ verrebbe da considerare il derby numero 147 come una partita, certo importante, ma non decisiva, cosi’ come la delinea alla vigilia Massimiliano Allegri.

”Non e’ decisiva per il campionato – dice – ma importante per rafforzare la nostra solidita’ mentale”. Ma Inter-Milan domani sera, invece, non e’ certo tutta qui. Una vittoria rossonera, mentre infliggerebbe all’Inter una sconfitta in casa dopo 46 risultati utili consecutivi (le ultime a San Siro di Roberto Mancini piu’ due anni interi nel segno di Jose’ Mourinho e l’avvio di Benitez) avrebbe la forza di rovesciare – finalmente per i tifosi rossoneri – le gerarchie della Milano del calcio.

Dopo un lustro, cinque anni di strapotere nerazzurro in campionato, il Milan – avendo ragione nello scontro diretto – avrebbe la certezza di aver recuperato il gap e di poter aprire una stagione nuova. E non sarebbe particolare da poco che a riportare i rossoneri a Milano davanti ai cugini siano proprio le ‘novita’ di questa stagione: Allegri, domani alla sua ennesima ‘prima volta’, e Zlatan Ibrahimovic, ex amato, rimpianto, e soprattutto temuto anche per quel suo singolare record di aver vinto tutti i campionati che ha giocato dal 2003 in poi, indifferente ai colori della maglia che indossa. Massimiliano Allegri, cautela e profilo basso a parte, sa bene cosa significherebbe vincere e certo non firmerebbe alla vigilia per un pareggio. Ha perso Inzaghi per tutta la stagione e Pato piu’ o meno fino alla Feste di Natale. Di mercato magari si parlera’ a gennaio, intanto i suoi attaccanti adesso sono tre, contati (compreso Ronaldinho) e questo aumenta a dismisura l’importanza – anzi l’indispensabilita’ – di Ibrahimovic.

”Pero’ non dobbiamo essere preoccupati piu’ di tanto – afferma Allegri – gli altri sono pronti a giocare un grande derby. Dobbiamo avere la consapevolezza dei primi della classe e ridurre al minimo gli errori. In ogni caso sara’ molto importante non prendere gol”. ”Certo, Ibrahimovic, che anche prima aveva dimostrato il suo valore con gol e assist, e’ essenziale ora piu’ che mai”. Arriva notizia, dalla vicina Appiano Gentile, dell’intenzione di Benitez di utilizzare Marco Materazzi per disinnescare Ibrahimovic, una sfida nella sfida, un duello che fa presagire scintille. D’altronde il derby e’ derby e l’Inter, secondo Allegri, ”e’ una squadra avvelenata”. Bisognera’ tenere i nervi a posto. ”Noi – spiega il tecnico – non possiamo impostare la partita sull’agonismo, non ne abbiamo le caratteristiche, dobbiamo confidare nel gioco. Per quanto riguarda in particolare Ibra, l’ho visto molto sereno. Non credo debba temere i tifosi avversari, lui all’Inter ha fatto molto bene e credo gli riserveranno una bella accoglienza”.

Una volta in campo, poi, Allegri confida che lo svedese tenga la ‘testa fredda’. ”Non e’ facile rimanere tranquilli, ma lui ha la maturita’ per riuscirci”, aiutato in questo dalla correttezza e dalla sportivita’ di Materazzi. ”Marco – dice Allegri – giochera’ una gara leale, come e’ nel suo Dna”. Se Allegri fosse scaramantico, Ronaldinho, che segno’ il gol partita nell’ultimo derby vinto dal Milan, avrebbe il posto assicurato domani. Invece probabilmente Dinho partira’ dalla panchina. Con Ibra dovrebbe esserci Robinho. A Milanello si sta facendo di tutto per recuperare Pirlo. Se non ci si riesce andranno in campo tre mediani, Gattuso, Ambrosini e uno fra Boateng e Flamini. Sembra certo Seedorf trequartista.