L’Inter si inchina a Mondonico, Champions lontana. Catania forza quattro

Pubblicato il 12 Febbraio 2012 - 17:44| Aggiornato il 30 Maggio 2012 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Con la Juve ancora ferma per neve il Milan si prende la vetta della classifica. La sorpresa vera, però, viene da San Siro dove l’Inter si arrende al Novara e vede allontanarsi il terzo posto, ora della Lazio, vittoriosa giovedì con il Cesena.

Al secondo tentativo senza avversario per la vetta il Milan centra il sorpasso vincendo 2-1 in casa dell’Udinese. Il risultato è indiscutibile, di colpaccio trattasi visto che a Udine, fino a sabato non aveva vinto nessuno. Sul come il risultato sia arrivato si può discutere, ma sono inezie. Il Milan, senza Ibrahimovic e i “lungodegenti” Pato e Cassano, soffre per 70 minuti, va sotto (il solito, infinito, Totò Di Natale), sbanda e sembra sul punto di naufragare. Poi, in dieci minuti ci pensa l’ultimo arrivato, quello che a Milano, se fosse arrivato Tevez, non avrebbe dovuto esserci: Maxi Lopez. L’argentino prima segna l’1-1 e poi serve a El Sharaawi la palla perfetta che vale il provvisorio più due sulla Juventus.

I bianconeri, ora, un po’ di pressione la sentiranno anche perché il non giocare causa neve li mette in condizione di rincorrere: dopo la trasferta di Parma ce ne sarà da recuperare un’altra sulla via Emilia, quella di Bologna. Troppi i 35 centimetri di neve sul Dall’ara per giocare.

L‘Inter, invece, lascia in casa con il Novara tre punti e le residue (molto residue, in verità) speranze di riagganciarsi al treno scudetto. La rimonta di Ranieri, dopo i quattro schiaffoni di Roma, sembra aver esaurito del tutto la spinta propulsiva. Così, a San Siro, Emiliano Mondonico scrive un altro capitolo della sua favola personale.  A decidere è un  gol di Caracciolo che corona la classica partita alla Mondonico: difesa a oltranza e, se proprio capita, un contropiede ogni tanto.

Quanto all’Inter tanti tiri, tante occasioni, un palo e un rigore non concesso per un fallo su Poli. Ma, con il Novara, era lecito aspettarsi di più. E ora anche il terzo posto Champions sembra lontanissimo.

Giovedì sera, nel primo anticipo della giornata super spezzatino, la Lazio si è andata a prendere il terzo posto battendo in rimonta 3-2 il Cesena. Trattasi di quella che normalmente si descrive come partita “dai due volti”. La Lazio parte lenta e impacciata, si divora due gol facili facili e poi subisce l’uno due del Cesena. Iaquinta, alla prima in bianconero, serve un assist perfetto per Mutu che mette dentro da un metro e poi raddoppia su rigore.

Per la Lazio sembra finita anche perché sul penalty rimane in 10 per l’espulsione di Konko. Invece nel secondo tempo cambia tutto: Reja nonostante l’uomo in meno toglie un mediano, Candreva, e mette una punta (Kozac). E in 10 minuti, complice un Cesena stordito, Hernanes, Lulic e Kozac portano la Lazio sul 3-2. Impresa che consente a Reja & co. di mettersi sul divano a vedere con il sorriso l’Udinese perdere col Milan.

In una delle poche partite giocate nel pomeriggio di domenica il Genoa si scioglie sotto i colpi del Catania. La squadra di Vincenzo Montella torna alla vittoria col botto e cala il poker: apre Lodi su rigore dopo pochi minuti. Il resto è in discesa: in cinque minuti Barrientos segna più gol (due) di quanti fatti nel resto del campionato (uno). Quindi chiude Bergessio. La classifica dice Catania 27 con due partite da recuperare. Il campo dice che la squadra di Montella è una di quelle che in serie A giocano meglio.

Sempre domenica pomeriggio finisce 0-0 tra Atalanta e Lecce. Da qualche settimana si è inceppato l’ingranaggio Denis e per i bergamaschi, che comunque muovono la classifica, fare gol è diventato più difficile. Il Lemoltocce di Cosmi si prende il punto sperando che Roma domani e Juventus a Bologna facciano il loro. Sta di fatto che col rientro del Novara la lotta per la salvezza, ora, è molto più accesa.

Nell’altro anticipo del sabato, invece, il Cagliari ha sconfitto 2-1 il Palermo che, in trasferta, non riesce proprio a trovare continuità. In gol, per i sardi, l’ex Pinilla e Dessena. Per i rosanero  a riaprire la partita ci prova Hernandez su rigore, ma il pari non arriva. Per il Cagliari, ora, i punti sono 30: solo uno in meno del Palermo e zona assolutamente tranquilla.

A chiudere il week end, neve permettendo, lunedì saranno i posticipi Napoli-Chievo e Siena-Roma. Si giocherà anche a Siena alle 20:45, probabilmente con diversi gradi sotto lo zero. Hanno vinto le tv.