E dalla curva della Juve si levò un coro: “Luciano Moggi, Luciano Moggi”

Pubblicato il 11 Gennaio 2010 - 12:23 OLTRE 6 MESI FA
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Luciano Moggi

La Juve crolla in casa col Milan, e dagli spalti si alza il coro “Luciano Moggi, Luciano Moggi”. Letto tra le righe, vuol dire che i tifosi bianconeri preferiscono vincere anche in maniera discutibile piuttosto che perdere.

La crisi nella quale è sprofondata la squadra torinese ha fatto riemergere il fantasma della Triade, in particolare del suo uomo più rappresentativo. A questo punto, si saranno detti gli spettatori dell’Olimpico, meglio chi ci ha portati in trionfo con metodi “opachi” piuttosto che rimediare figuracce in Italia e in Europa.

Forse i supporter della Vecchia Signora dimenticano che la vecchia dirigenza aveva anche spinto la squadra negli “inferi” della B, per la prima volta della sua storia. E che la nuova gestione è stata finora apprezzata dagli addetti ai lavori  per la trasparenza con cui ha amministrato la società.

Il “nuovo volto” che la Juventus ha mostrato negli ultimi anni ha persino reso i bianconeri più “simpatici”, o almeno “meno antipatici” alle tifoserie rivali.

Ma ai tifosi della Curva Scirea (e non solo a loro) la questione etica importa evidentemente poco: meglio i sistemi poco limpidi di “Big Luciano”. In fondo, quando c’era lui, uno scudetto o una finale di Champions non mancavano mai.