Luciano Moggi rischia processo per diffamazione a Zeman: “Non sa allenare”

Pubblicato il 25 Ottobre 2012 - 17:52 OLTRE 6 MESI FA
Zdenek Zeman (LaPresse)

MILANO – “Processate Luciano Moggi, ha diffamato Zeman“.  E’ la richiesta della Procura di Milano, in sede di udienza preliminare,  nei confronti  dell’ex dirigente della Juventus accusato di aver diffamato l’allenatore della Roma, Zdenek Zeman.

I fatti si riferiscono al alcune affermazioni rilasciate alla stampa al termine di un’udienza del processo sulla vicenda Calciopoli, tra cui un ”non sa allenare, è impacciato nel parlare e i giocatori non lo capiscono” riferita al tecnico boemo.

Il gup di Milano, Luigi Varanelli, dovrebbe decidere sul rinvio a giudizio o meno nella prossima udienza fissata per il 7 novembre. L’inchiesta del pm Letizia Mannella, che ha portato alla richiesta di processo, nasce da una querela presentata da Zeman. Il 20 novembre 2009, l’allenatore era stato ascoltato nel processo a Napoli (che si è concluso in primo grado con la condanna per Moggi a 5 anni e 4 mesi) e aveva raccontato davanti ai magistrati che la sua carriera era stata danneggiata dopo la sua denuncia del presunto uso di doping nei confronti della Juventus.

Nell’udienza successiva, uscendo dal tribunale, Moggi aveva rilasciato dichiarazioni alla stampa a riguardo. Dichiarazioni riportate nella querela di Zeman, che fa riferimento ad un articolo della Gazzetta dello Sport (sono imputati anche un giornalista e l’allora direttore del quotidiano) in cui Moggi dice: ”Se Zeman pensa che sia stato io (…) a farlo esonerare per rovinargli la carriera, dovrebbe ringraziarmi perché ha guadagnato cinque miliardi di lire netti per un anno”.

Moggi, come riporta l’articolo, ha spiegato inoltre che Zeman è stato esonerato dal Napoli, dalla Lazio, dalla Salernitana, dal Lecce, dal Fenerbahce e dalla Stella Rossa ”perché non sa allenare, è lento e impacciato nel parlare e i giocatori non lo capiscono”.

Oggi gli avvocati di Zeman e Moggi hanno presentato una serie di documenti e poi le difese dell’ex dg bianconero e dei giornalisti hanno parlato davanti al gup chiedendo il proscioglimento.