Mapei Stadium: l’atterraggio di fortuna del paracadutista su Sassuolo-Inter. “Mi ero avvitato e perso”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Ottobre 2019 - 11:57 OLTRE 6 MESI FA
paracadutista atterra al Mapei Stadium

Il paracadutista atterrato al Mapei Stadium

ROMA – Gli unici al Mapei Stadium di Reggio Emilia a non stare con il naso all’insù erano i giocatori del Sassuolo che ancora stavano protestando per il rigore concesso. Dal cielo infatti stava scendendo un paracadutista con tuta alare. Atterraggio morbido sul prato verde, addetti che si precipitano a raccoglierlo e in men che si si dica a farlo sparire. 

Da curve e tribune si sono levati gli oooh del caso e anche qualche sospiro di sollievo perché l’uomo-uccello non sembrava proprio a suo agio. Antonio Marino, 36 anni, controllore di volo all’aeroporto di Linate e l’hobby del paracadutismo (900 lanci finora) non è un buontempone a caccia di facile pubblicità.

Era in difficoltà, si era allontanato e praticamente perso tra le nuvole mentre cercava di risolvere in alta quota un problemino da niente, un inizio di avvitamento che non prometteva nulla di buono. Perso il controllo dello spazio, ha visto un quadratino verde dall’alto e ci si è tuffato. Solo precipitando ha capito che era uno stadio di calcio.

“Non voglio dipingerla come una situazione più drammatica di quanto non fosse, ma mi trovavo in difficoltà. Ero in leggero avvitamento. Non sapevo più che fare”, ha dichiarato al Resto del Carlino. 

Come sia potuto accadere è un mistero solo per chi non ha pratica di lanci. “Con la tuta alare mi sono spostato di parecchio dall’aeroporto senza accorgermene. Dopo l’apertura, avevo un leggero problema di avvitamento. E così, mentre sistemavo questo problema, mi sono trovato spaesato e fuori zona”.

In compenso una volta atterrato è stato trattato con ogni riguardo. “Sono stati gentilissimi. Mi hanno tranquillizzato e dato dell’acqua, perché hanno visto che ero molto scosso. Mi girava fortissimo la testa. Forse per l’adrenalina e la paura accumulata. Sa com’è, quando si è lassù anche un piccolo problema…”. (fonte Resto del Carlino)