Milan-Inter, presentazione derby: Seedorf per conferma, Mazzarri per Europa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Maggio 2014 - 11:12 OLTRE 6 MESI FA
Clarence Seedorf si gioca la conferma nel derby Milan-Inter (foto LaPresse)

Clarence Seedorf si gioca la conferma nel derby Milan-Inter (foto LaPresse)

MILANO – Questa sera alle ore 20.45 riflettori sul derby di Milano tra Milan-Inter. Clarence Seedorf si gioca la conferma sulla panchina rossonera, mentre Walter Mazzarri può fare un importante passo in avanti verso la qualificazione alla prossima Europa League.

La formazione la faccio io. E’ questo in sostanza il messaggio che manda Clarence Seedorf alla vigilia del suo primo derby da allenatore, che molto probabilmente sarà anche l’ultimo sulla panchina del Milan. La sfida contro l’Inter è cruciale in chiave Europa League ma l’olandese, al di là delle dichiarazioni ufficiali, è costretto a un orizzonte più breve. E così il dubbio sulla presenza in campo di Pazzini al fianco di Balotelli dall’inizio, suggerita nei giorni scorsi dall’ad Adriano Galliani, non è solo una curiosità da appassionati di tattica e fantacalcio, ma anche lo specchio della situazione precaria dell’allenatore. Tanto che in conferenza stampa la domanda è arrivata diretta: nel derby gioca la formazione di Galliani o quella di Seedorf?

“Galliani sin dall’inizio mi detto ‘Lei è l’allenatore e ha l’autonomia di scegliere chi va in campo’. Siamo in totale sintonia, per fare l’interesse del Milan – ha replicato l’olandese, con una rivendicazione di autonomia comunque diplomatica come si conviene in vista di un epilogo che potrebbe avere anche risvolti legali -. Ho abbastanza chiari i titolari fin dall’inizio della settimana”.

E in base alla rifinitura, svolta sotto gli occhi di Galliani, sembra aver deciso di proseguire sulla strada intrapresa a gennaio: tre trequartisti (probabilmente Taarabt, Kakà e Poli) alle spalle di Balotelli. Ora parlerà il campo, in attesa che lo faccia pubblicamente il presidente Silvio Berlusconi (al momento la sua presenza a San Siro non è prevista), che secondo rumors sempre più insistenti sarebbe pronto a dare il benservito al suo ormai ex pupillo per affidare la squadra a uno fra Roberto Donadoni e Pippo Inzaghi (con la Primavera rossonera non ha raggiunto direttamente le Finali scudetto ma dovrà passare dai playoff). Seedorf, però, ha ribadito di non aver bisogno di conferme pubbliche.

“Ho già la conferma, ho due anni di contratto. Il contrario non è mai stato detto – ha tagliato corto -. Non comunico con la società attraverso i media, lo faccio direttamente. Se ho sentito Berlusconi in settimana? Non credo che vogliamo parlare di cose personali”. Al di là delle tante pressioni, l’olandese si fida si se stesso. “Ho saputo sempre vivere gli appuntamenti importanti con serenità, so dare il giusto peso a tutto”, ha rivendicato, spiegando che invece alla sua squadra “non potrà mancare il coraggio: il derby dà motivazioni a tutti, l’Inter sarà aggressiva e determinata, noi dobbiamo essere compatti”. L’olandese ha “guardato 4 volte” il video della partita di venerdì scorso con la Roma, e alla fine è sicuro:

“la sconfitta ci ha dato qualche convinzione in più. Abbiamo già recuperato una decina di punti, speriamo che bastino per l’Europa League. Tutti – ha garantito – stiamo remando in quella direzione. L’obiettivo è finire la stagione in maniera dignitosa dando un segnale a chi è stato sempre vicino alla squadra, i tifosi per primi”.

Un successo nel derby per tornare in Europa. Dopo un anno di astinenza dalle coppe l’Inter è vicina al traguardo, ma per attraversarlo deve superare l’ostacolo Milan a tre giornate dalla fine. I rossoneri corrono per lo stesso obiettivo e hanno sei punti da recuperare, oltre a una sconfitta all’andata da vendicare.

Lo scorso dicembre fu Palacio a decidere il primo derby di Thohir, che domenica sera vedrà la sfida dall’Indonesia per poi tornare a Milano ad occuparsi del futuro del club. Il presidente ha annunciato che a fine anno verrà fatta una valutazione completa della rosa, ma i discorsi riguardanti il mercato (e l’eventuale rinnovo di Mazzarri) potrebbero essere anticipati se l’Inter dovesse raggiungere in anticipo l’obiettivo del quinto posto.

Tra i desiderata di Thohir, un esterno, un centrocampista e un attaccante che possano riportare la squadra in Champions League e rendere più facile il percorso quinquennale di risanamento finanziario con cui l’indonesiano si è presentato mercoledì all’assemblea dei soci. La ricostruzione passerà attraverso addii eccellenti, alcuni dei quali riguardano giocatori che domenica vivranno il loro ultimo derby. Sarà così per Zanetti, che non dovrebbe partire da titolare ed è destinato a un futuro da dirigente, e probabilmente per Milito, spesso a segno contro il Milan ma da tempo sopravanzato da Icardi nelle gerarchie.

“Sono concentrato su questa partita, finirò il campionato con l’Inter e poi decideremo cosa è meglio per tutti”, dice l’argentino a Rai Sport. E’ invece la prima stracittadina a Milano per Hernanes.

“Dobbiamo vincere – commenta il brasiliano a BeIn Sport Doha – innanzitutto perché è un derby, una partita sentita. Essendo uno dei più visti nel mondo per me giocare il primo è sicuramente molto importante. Il Milan è una squadra forte, non ha iniziato bene, ma prima di Roma aveva conquistato cinque vittorie consecutive. Hanno grandi giocatori, sarà una bella sfida”. Il centrocampista ha già disputato diversi derby in Italia, con la maglia della Lazio.

“Nella capitale questa partita è più sentita – aggiunge – Quando sono arrivato in biancoceleste mancavano tre o quattro mesi al derby e già i tifosi mi chiedevano di segnare contro la Roma”.