Meglio Pelè o Maradona? Ce lo dice la Filosofia
MATERA – Meglio Pelè o Maradona? È davvero complicato rispondere a questa domanda che ogni appassionato di calcio si è fatto almeno una volta nella vita.
La questione è stata sottoposta alle tavole rotonde della “Settimana internazionale della ricerca”, prestigiosa manifestazione organizzata a Matera e dedicata all’invenzione della verità.
Il fischio d’inizio del dibattito, per usare un termine non a caso calcistico, era fissato per le ore 15 di venerdì nella Sala Carlo Levi di Palazzo Lanfranchi. Il “Corriere della Sera” descrive in maniera dettagliata i partecipanti alla discussione. Da una parte del tavolo c’erano il sociologo e ricercatore Oscar Nicolaus e il filosofo napoletano Ernesto Paolozzi; dall’altra, a sostenere il “partito” di Pelè, c’erano il filosofo siciliano Giuseppe Gembillo e il giurista Salvatore Aleo.
Gembillo ha risposto al nostro quesito iniziale scomodando Immanuel Kant: “Lasciando perdere le vicende quantitative, che vedono Pelè al primo posto nella classifica dei goleador di sempre, mentre il vostro Diego Maradona è solo 97esimo… ma se la mano de Dios esiste lo deve alla benda del diavolo messa sugli occhi dell’arbitro. In quella che voi vedete come una marachella c’era già la differenza etica tra i due personaggi”.
Nicolaus, portavoce dei “Maradoniani”, ha risposto all’illustre collega tralasciando la sfera etica e puntando con decisione a quella emozionale: “Quelli che oppongono la perfezione sociale di Pelè all’imperfezione di Maradona si inseriscono nel solco occidentale di separazione della ragione dall’emozione. Maradona è la ragione del cuore che il cuore non può conoscere. Con le sue umane debolezze Diego fa vincere la realtà della vita sulla concezione matematica e geometrica del calcio”.
Nella discussione potremmo inserire Lionel Messi, genio dei nostri tempi. L’argentino del Barcellona è diverso sia da Maradona che da Pelè. Nelle sue caratteristiche umane e tecniche racchiude il meglio di entrambi i campioni del passato.
Messi ha una condotta etica, fuori dal campo, simile a quella di Pelè ma, allo stesso tempo, presenta caratteristiche tecnico-fisiche che lo accomunano molto a Maradona. Noi aggiungiamo questo ulteriore spunto di riflessione annotando che a Matera la partita filosofica tra Pelè e Maradona è terminata, ancora una volta, sul risultato di perfetta parità. Le ragioni di uno schieramento non sono riuscite ad avere la meglio sui punti di vista dell’altro.
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