Riscossa argentina, l’Inter rialza la testa e Ranieri si commuove

Pubblicato il 10 Marzo 2012 - 00:01 OLTRE 6 MESI FA

VERONA, 9 MAR – Sette turni di campionato nel tunnel e, finalmente, l'Inter torna a vedere la luce. Il cambio di rotta chiesto da Ranieri in settimana, dopo i timidi segnali col Catania, e' arrivato a Verona con il Chievo. Ma quanta fatica.

I nerazzurri sono rimasti impantanati 87 minuti nelle sabbie mobili del Bentegodi, pur mettendocela tutta, e sbagliando l'occasione di un rigore al 14' del primo tempo con Milito. Nella ripresa, con il Chievo che aveva chiuso ancora meglio gli spazi sulla fasce, sembrava che la banda Ranieri dovesse accontentarsi ancora di un pareggio che serviva a poco.

Invece gli argentini hanno suonato lo squillo di tromba. Il primo proprio con uno dei 'senatori' ai quali il tecnico dell'Inter non puo' rinunciare, Samuel, che al 42' ha incornato nella porta di Sorrentino l'1-0. Poi un'altra premiata ditta argentina, Zanetti-Milito, ha confezionato il 2-0, messo dentro sempre di testa dall'attaccante al 44'. Un'Inter determinata, quasi frenetica con Sneijder in certi frangenti, ma ancora convalescente, mai bellissima, sempre lontano ricordo della super-squadra del Triplete. Ma la ''boccata d'ossigeno'', come l'ha definita Ranieri, consente ottimismo: mette da parte per un po' i 'boatos' sul possibile sostituto del tecnico e permette di sperare che ai nerazzurri martedi' riesca di ribaltare il risultato con il Marsiglia, e proseguire nella Champions League. A proposito, i francesi hanno perso 1-0 ad Ajaccio.

C'e' poi un altro segnale positivo: per la prima volta da 11 partite la porta di Julio Cesar e' rimasta immacolata. Questo anche un po' per demerito del Chievo, che con Pellissier solitario in davanti si e' affacciato una sola volta pericolosamente dalle parti del portiere brasiliano: tiro ravvicinato, e contrastato da Lucio, al 41' dell'attaccante valdostano, e palla deviata in angolo.

Ranieri, confermando la formazione a rombo, con Sneijder trequartista dietro Forlan e Milito, aveva lasciato in panchina Cambiasso, ma non Zanetti, inserito a centrocampo con Stankovic e Poli. Di Carlo aveva risposto con il cosiddetto albero di Natale: Rigoni davanti alla difesa, Sammarco e Bradley cursori e Thereau a sacrificarsi come uomo d'appoggio all'unica punta. Il primo tempo e' stato un assolo dell'Inter, bravo ad impedire le pericolose ripartenze del Chievo, e in grado in piu' occasioni di impensierire Sorrentino. Al 14', su rigore fischiato da Mazzoleni per fallo di mano in area di Acerbi, il portiere del Chievo si supera, parando il tiro centrale dal dischetto di Milito. Al 18' e' invece la traversa a salvarlo dal destro di Snijder. L'Inter si affida ai tiri da fuori, soprattutto con Stankovic, il Chievo pensa a blindare la difesa al meglio.

I gialloblu' faticano pero' e l'Inter si avvicina ancora al vantaggio in avvio: assist di Sneijder sul secondo palo dove Poli non arriva a impattare per pochi centimetri. Di Carlo corre ai ripari. Inserisce Dainelli, passa alla difesa a cinque e permette a Thereau di avanzare di qualche metro. Diventa cosi' una partita a scacchi, anche perche' sotto il profilo della manovra il canovaccio e' chiaro. L'Inter attacca, il Chievo si chiude e prova a ripartire. Ranieri allora prova l'ariete dando fiducia a Pazzini e Di Carlo getta nella mischia anche Moscardelli. Nel finale e' ancora Sorrentino a dire di no ad una punizione di Sneijder, e sul tap-in ravvicinato Cambiasso (appena entrato per Poli) spreca. Gli ultimi minuti sono incandescenti. Di Carlo e' espulso dal quarto uomo Russo per proteste, e sull'ottavo angolo nerazzurro arriva il gol. Sneijder scodella in mezzo all'area, i difensori del Chievo si dimenticano di Samuel che salta in solitudine e mette dentro nell'angolino. L'Inter si getta tutto alle spalle, e al 44' raddoppia, con l'azione importata da Maicon, proseguita da Zanetti e conclusa a rete da Milito. Mentre gli interissti festeggiano, le telecamere delle tv indugiano a lungo sul volto di Claudio Ranieri, e suoi occhi appaiono lucidi di commozione.