Totti e Ilary Blasi, articolo nomi figli: Foglio querelato

di redazione Blitz
Pubblicato il 21 Marzo 2016 - 15:30 OLTRE 6 MESI FA
Totti e Ilary Blasi, articolo nomi figli: Foglio querelato

Totti e Ilary Blasi, articolo nomi figli: Foglio querelato

ROMA – Francesco Totti e Ilary Blasi querelano il giornalista del Foglio Camillo Langone per il suo articolo in cui invocava “la panchina a vita” per il capitano della Roma per i nomi dati ai figli.

L’articolo era stato pubblicato dopo la nascita della terzogenita della coppia, Isabel, avvenuta pochi giorni dopo la querelle nata intorno al fatto che Totti era stato lasciato in panchina da Luciano Spalletti.

Nel suo articolo Langone arrivava persino a definire “disdicevole” il fatto che il campione della Roma avesse sposato una donna che si chiama Ilary, perché nome non propriamente italiano.

Così Totti e la moglie hanno dato mandato agli avvocati Francesca Coppi e Filippo Gauttieri di querelare e di proporre azione per danni in sede civile nei confronti di Langone, in relazione all’articolo ritenuto “dal contenuto gravemente diffamatorio della loro onorabilità familiare e personale”.

Ma che cosa diceva l’articolo in questione? Lo riportiamo qui di seguito nella sua versione integrale:

“Ha fatto bene quell’allenatore a mettere Totti in panchina. Non esistono solo i valori sportivi, esistono anche i valori morali. E se forse Totti con la palla è ancora bravo come un tempo, di sicuro coi nomi dei figli non è stato bravo mai: prima Cristian, poi Chanel, adesso Isabel. Un nome che finisca in vocale mai? Un nome graficamente e foneticamente italiano mai? Ma non aveva giocato in nazionale quest’uomo? Cos’è per lui la nazione? Solo quella cosa che paga i premi partita?

Già sposare una donna di nome Ilary è disdicevole. Fosse stato un patriota avrebbe detto: senti, bella bambina dal bel nasino, io sono la bandiera della squadra della città capitale d’Italia e mia moglie deve avere un nome italiano, quindi adesso ti battezzo Ilaria. Onora il padre e la madre, è scritto, e dunque la lingua dei padri e delle madri, ma Totti ha disonorato, calpestato la nostra onomastica, ha dato un potentissimo cattivo esempio e chissà per quanti anni quanti bambini, poi uomini e donne, andranno in giro con questi nomi da apolidi, da sradicati e da sradicanti. Ha fatto bene quell’allenatore a metterlo in panchina e male quando lo ha mandato in campo a Madrid, sebbene al 74° minuto. Pure la tribuna è troppo per un soggetto simile: lo colga l’oblio, o una squadra del Paraguay (il nome Isabel in Paraguay va benissimo).