Serie A, Fiorentina-Chievo: le ultimissime

Pubblicato il 23 Aprile 2010 - 10:12 OLTRE 6 MESI FA

Cesare Prandelli

A quattro gare dalla fine l’Europa appare lontana ma la Fiorentina reduce dal ko con l’Atalanta, che ha aumentato il distacco con le rivali, non intende arrendersi. E così Prandelli e la sua squadra si stanno preparando con grande determinazione per la sfida di domenica al Franchi con il Chievo. Sfida che i viola non devono assolutamente fallire se vogliono tenere aperte le ultime speranze di conquistare un pass nelle prossime coppe.

Intanto, i segnali che la Fiorentina ha lanciato oggi pomeriggio nel corso della partitella coi dilettanti del San Miniato Basso – terminata 11 a 0 con reti nel primo tempo di Keirrison, Babacar e Bolatti e nella ripresa di Jovetic e Gilardino (doppietta a testa), Santana, Montolivo, Gamberini oltre ad un’autorete – paiono aver soddisfatto il tecnico e i circa 500 spettatori (lo stadio è stato aperto gratis al pubblico). Davanti al ds Corvino, Prandelli ha schierato nel primo tempo una squadra composta perlopiù dai giovani fra i quali Ljajic, Babacar e Keirrison e primavera mischiati a Gobbi (assente domenica per squalifica), Natali, Comotto e Bolatti. Nel secondo tempo spazio a quella che potrebbe essere la formazione titolare con il Chievo: Frey fra i pali, De Silvestri, Gamberini, Kroldrup (in odor di rinnovo per altri due anni) e Felipe in difesa, Montolivo e Zanetti a centrocampo, quindi Marchionni, Jovetic e Santana a sostegno di Gilardino. Mentre Vargas, sempre alle prese con la tendinopatia alla caviglia che lo sta condizionando da tempo, è rimasto a riposo seguendo la partitella in panchina: l’eventuale disponibilità dell’esterno peruviano, che i media del suo Paese accostano anche all’Inter oltreché alla Juve e al Real Madrid, verrà decisa sabato dopo la rifinitura.

Prima del secondo tempo della partitella, Prandelli ha radunato i giocatori per gli ultimi consigli, ulteriore segnale che salvo contrattempi dell’ultima ora saranno quegli undici a partire titolare nell’importantissima gara di domenica: d’altronde l’allenatore viola sa bene che non riuscire ad ottenere i tre punti con il Chievo significherebbe praticamente dire addio alle residue speranze europee. Certo è che con un Jovetic così la Fiorentina e i suoi tifosi possono essere fiduciosi: il montenegrino, che domenica a Bergamo non ha giocato per un fastidio al ginocchio destro, è parso recuperato in pieno e ha strappato applausi continui per le sue giocate, gli assist, i gol, uno segnato di destro e l’altro di sinistro. Senza Mutu, assente da fine gennaio per il caso-doping e squalificato fino al prossimo 28 ottobre (sull’asso romeno ci sarebbe l’interesse di alcuni club turchi quali Fenerbahce e Galatasaray e dello Shakhtar Donetsk), la Fiorentina s’affida sempre più all’estro e alla classe del ventunenne montenegrino capace, quest’anno, di andare a segno già 11 volte fra Champions e campionato, nonostante uno stop di due mesi per infortunio.