Tennis: il trionfo di Schiavone al Roland Garros

Pubblicato il 5 Giugno 2010 - 20:11 OLTRE 6 MESI FA

Francesca Schiavone

Lacrime di felicità per Francesca Schiavone, fresca vincitrice del Roland Garros. La milanese all’errore della sua avversaria che le ha regalato la vittoria nel più importante torneo del mondo su terra battuta, ha alzato le braccia al cielo agitandole in segno di incredulità per poi gettarsi, esausta e felice, a terra portandosi le mani al viso prima di baciare la terra del campo centrale Philippe Chatrier del Roland Garros. Quindi la Schiavone ha raggiunto il gruppo di amici e parenti che per tutto l’incontro l’ha incoraggiata e si è stretta in un abbraccio col suo allenatore Corrado Barazzutti.

“Oggi Francesca Schiavone entra di diritto nella storia dello sport italiano. Il successo al Roland Garros la incorona nel ‘gotha’ del tennis mondiale e regala al tennis azzurro il primo immenso trionfo al femminile in un torneo del Grande Slam”. Il presidente del Coni Gianni Petrucci esprime così la sua soddisfazione per un successo di così grande prestigio internazionale. “Francesca – prosegue Petrucci – ci ha regalato emozioni indescrivibili, è stata brava durante tutto il match e per questo voglio manifestarle i sentimenti di orgoglio e di sincera riconoscenza dell’intero sport italiano per il raggiungimento di un traguardo costruito con serietà, talento e abnegazione. La Schiavone rappresenta l’emblema della crescita e della forza del nostro movimento femminile e merita questo successo perché ha dimostrato di credere nelle sue qualità, a testimonianza anche della lungimirante programmazione della Federazione, con in testa il Presidente Binaghi, che ora può giustamente celebrare questo trionfo, 34 anni dopo quello di Panatta, e 50 anni dopo quelli di Pietrangeli”. “Nessun risultato nella vita – conclude il presidente del Coni – si ottiene senza sacrificio. E poi, per noi italiani, vincere in terra francese dà sempre un gusto particolare alle nostre vittorie: basti pensare ai tanti epici risultati dello sport azzurro ottenuti in Francia, come l’Italia di Pozzo nel ’38, i Tour de France di Coppi e Bartali e i due europei dell’Italbasket, per citare alcuni significativi esempi”.

“Sono molto molto felice”. Lo ha detto un’emozionatissima Francesca Schiavone nella cerimonia di premiazione del Roland Garros di Parigi. “Ringrazio tutti”, ha detto ancora la Schiavone parlando in inglese. Poi, concedendosi poche parole in italiano ha aggiunto: “Siete nel mio cuore. Grazie a tutti. Senza di voi non sarei quello che sono e non avrei fatto ciò che ho fatto”. La campionessa ha poi rivolto un pensiero ai suoi genitori.. “Ciao mamma e papà, vi amo”. E non si è risparmiata un pensiero per la sua avversaria Samantha Stosur: “Sei una grande persona. Meritavi di essere qui al mio posto. Coraggio sei giovane, la prossima volta puoi farcela”.

Con la vittoria di Parigi Francesca Schiavone stabilisce un altro record per il tennis femminile italiano. Da lunedì infatti, quando sarà stilata la nuova classifica mondiale, la tennista azzurra occuperà la sesta posizione, un record per le giocatrici italiane. Il successo di Parigi non porterà alla Schiavone solo punti in più in classifica ma anche un bel premio in denaro che va a rimpinguare i suoi guadagni in carriera. Al montepremi del torneo parigino che premia la vincitrice con 1.120.000, infatti, va sommato il premio speciale promesso dalla Federazione italiana tennis di 400.000 euro per un totale che supera il milione e mezzo di euro.

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, da Torino, dove si trova in visita, ha telefonato alla tennista Francesca Schiavone congratulandosi con lei per la vittoria al torneo Roland Garros.

“La vittoria di Francesca Schiavone al Roland Garros, il nostro inno nazionale suonato in uno dei templi dello sport mondiale e lo sventolio della bandiera italiana, ci riempiono di gioia e di orgoglio nazionale”: così il ministro per le pari opportuntà, Mara Carfagna, commenta la vittoria della tennista italiana al torneo francese. “Il successo senza precedenti di Francesca – aggiunge il ministro – è un omaggio alle pari opportunità italiane, fatte di sacrificio e duro lavoro, più che di rivendicazioni. Grazie a Francesca Schiavone da parte del Governo del suo Paese”.

La Regione Lombardia darà un riconoscimento ufficiale a Francesca Schiavone che oggi ha vinto il Roland Garros. L’assessore regionale allo Sport, Monica Rizzi, ha voluto farle i complimenti per il risultato “storico che rende orgogliosi in particolare tutti i tifosi lombardi”. “Una vittoria – ha sottolineato in un comunicato in cui annuncia anche l’arrivo del riconoscimento ufficiale della Regione – che il nostro tennis nazionale attendeva da sempre: per la prima volta la regina del Roland Garros è finalmente italiana”.

“Grande soddisfazione per questo storico risultato per lo sport femminile italiano”. Così il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha commentato la vittoria di Francesca Schiavone al Roland Garros, esprimendo all’atleta azzurra le più vive congratulazioni.

Francesca Schiavone “é entrata non solo nella storia del tennis ma dell’intero sport italiano”: lo ha detto Corrado Barazzutti, allenatore della neo campionessa del Roland Garros. “E’ tra i più grandi sportivi che abbiamo mai avuto in Italia – ha aggiunto Barazzutti intervistato da Supertennis -. e un esempio per tutti i nostri giovani, fuori dal comune”. Per il capitano non giocatore della Fed Cup, la Schiavone oggi “ha fatto le cose giuste”. “Ha giocato – ha spiegato – una palla sempre diversa dall’altra e ha saputo fare pressione e paura all’avversaria”, ha concluso. Per Nicola Pietrangeli, che di Roland Garros ne ha vinti due, la milanese incoronata a Parigi è stata invece “grandissima e straordinaria”.

“Tutta la sua carriera ha questo sapore, quello del successo, ma questa è l’apoteosi”. Così, Francesco Schiavone, papà di Francesca commenta al telefono con l’Ansa la vittoria della figlia al Roland Garros, prima italiana nella storia ad alzare un trofeo dello Slam. Una vittoria raggiunta con il sacrificio e la grinta tipica del suo tennis e del suo carattere, forgiato in anni di battaglie sui campi di mezzo mondo fino a portarla in cima a Parigi. “Dopo il primo turno, difficilissimo, l’ho vista molto bene – ha proseguito papà Francesco, dalla casa di Bornato in Franciacorta – poi, superate la Kirilenko e la Wozniacki, ho pensato che con la Dementieva se la potesse giocare”. “In finale – ha proseguito – mi sono detto: se riesce a imbrigliare il dritto della Stosur ce la fa”. E Francesca c’é l’ha fatta, nonostante un passaggio a vuoto in avvio di secondo set “perché quando è sul ciglio del burrone sa salvarsi. Sente molto la partita e una flessione fisiologica può succedere: forse in passato non avrebbe tirato fuori il carattere che ha sempre avuto, ora si”.