India. Polizia sospetta estremisti islamici per attentato a sacrario buddhista

Pubblicato il 9 Luglio 2013 - 15:47 OLTRE 6 MESI FA
Bodh Gaya

Bodh Gaya

NEW DELHI, INDIA – La polizia indiana sospetta un gruppo estremista islamico dell’attentato avvenuto domenica mattina all’alba nel luogo sacro buddista di Bodh Gaya, nello stato settentrionale del Bihar, frequentato da devoti provenienti dal tutto il mondo e anche meta turistica.

Lo riportano lunedi i media indiani. Gli inquirenti hanno fermato un uomo appartenente agli Indian Mujahiddin (Im), un gruppo clandestino accusato di diverse stragi in India. Si cercano anche indizi utili nei filmati delle telecamere a circuito interno e nelle due bombe inesplose trovate nel pomeriggio. Gli ordigni sono stati realizzati con del nitrato di ammonio, mini bombole di gas e un timer.

Le nove esplosioni a catena hanno ferito due monaci. Per fortuna sono avvenute poco dopo l’alba, quando i luoghi di preghiera non erano ancora affollati. Il ministero dell’Interno ha confermato che e’ stato ”un atto di terrorismo” e ha affidato l’inchiesta alla speciale polizia National Investigation Agency (Nia), quella che sta indagando anche sul caso dei due maro’ trattenuti in India per l’omicidio di due pescatori.

E’ emerso che l’intelligence indiana aveva avvertito gia’ un anno fa di possibile attacco a Bodh Gaya, dopo le confessioni di alcuni militanti arrestati per l’attentato al ristorante German Backery di Pune (dove mori’ anche un’italiana). L’azione sarebbe da mettere in connessione con la violenza del governo del Myanmar (buddhista) contro la minoranza musulmana dei Rohingya. Secondo la tradizione, il Buddha ha raggiunto l”Illuminazione’ dopo aver meditato sotto un albero di fico (‘albero di Bodhi’) nella citta’ indiana di Gaya