La finta aquilana a Forum: “La ricostruzione è perfetta, ringrazio il governo”

Pubblicato il 28 Marzo 2011 - 09:39 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La ricostruzione all’Aquila è perfetta, tutto è tornato come prima. Il “miracolo” abruzzese va in onda a Forum, tranquillo programma di Canale 5 della tarda mattinata, seguito da un pubblico di casalinghe e pensionati. La recita è di una delle comparse del tribunale televisivo di Rita Dalla Chiesa. Peccato che la signora in questione non sia neanche aquilana e che per dire quelle cose sia stata pagata. La fortuna della tv-verità è basata su storie verosimili ma non vere. L’intuizione manzoniana che ha portato al successo il travagliato amore dei Promessi sposi è ancora seguitissima dagli autori televisivi e non è un mistero per nessuno. Per questo la notizia che la signora abruzzese abbia partecipato a Forum recitando a soggetto e non parlando del suo caso personale non stupisce nessuno.

La novità è che il copione stavolta si è spinto oltre, arrivando a tessere un vero elogio al governo su uno dei temi più caldi su cui l’esecutivo si sia misurato: il terremoto dell’Aquila. La signora Marina Villa, 50 anni, ha una ditta di pompe funebri in società con il marito a Popoli, paesino abruzzese. Nella finzione del tribunale di Canale 5 diventa però una commerciante di abiti da sposa dell’Aquila, arrivata dal giudice di Rita Dalla Chiesa per discutere la separazione dal marito.

Tra una rivendicazione e l’altra, però, la signora Marina sente l’incontenibile bisogno di esprimere tutta la sua riconoscenza al governo del fare, che ha cambiato L’Aquila da così a così, trasformando le macerie del sisma in una valle di villette a schiera e di speranza nel futuro. “Hanno riaperto tutti l’attività – recita la signora Marina – i giovani stanno tornando. Vorrei ringraziare il presidente e il governo perché non ci hanno fatto mancare niente…Tutti hanno le case con i giardini e i garage, tutti lavorano, le attività stanno riaprendo”. E la conduttrice conclude: “Dovete ringraziare anche Bertolaso che ha fatto un gradissimo lavoro”. “Quello pure volevo dire”, continua la signora Marina.

Non paga, la signora (o meglio, gli autori che le hanno scritto il copione) alza il tiro: “Inizialmente hanno messo le tendopoli ma subito dopo hanno consegnato le case con giardino e garage. Sono rimasti 300-400 che sono ancora in hotel e gli fa comodo. Stanno lì a spese dello Stato: mangiano, bevono e non pagano, pure io ci vorrei andare”. Conclude Marina, visibilmente soddisfatta del risultato che gli è valso un compenso di 300 euro.

La polemica. L’assessore alla Cultura dell’Aquila, Stefania Pezzopane, non ha gradito e ha scritto una lettera alla conduttrice Dalla Chiesa: “Nella sua trasmissione persone che, mi risulta, non hanno nulla a che vedere con L’Aquila hanno fatto un quadro distorto e assolutamente non veritiero”. La conduttrice non ci sta e dice “Vergogna io? Non l’accetto”. Ma i due ospiti non erano neanche aquilani: “Alzo le mani, non posso chiedere a tutti la carta di identità”, si difende la conduttrice.

Che i due fossero veri aquilani o no non è un problema, piuttosto suscita curiosità il fatto che gli autori del programma si siano sentiti in dovere di scrivere un elogio smaccato al governo. E gli autori di Forum in questo non distano molto dal quelli di Striscia la Notizia, o di Kalispera, programma di gossip&politica condotto da Alfonso Signorini. Notizie ammaestrate, innocenti prese in giro dell’avversario, dichiarazioni posticce, interviste edulcorate e corrette. Il tutto in programmi di gossip, di “infotainment” (informazione e intrattenimento), dove la leggerezza è usata come scusante, come dire: stiamo solo scherzando, non prendetevela. Il copione è lo stesso, l’attacco non è mai frontale. All’inizio fu Claudio Brachino contro il giudice Mesiano che si occupò del Lodo Mondadori. E nel contenitore mattutino di Canale 5, Mattino 5, che si fa? Si manda un operatore a riprendere il giudice per le vie di Milano, poi preso in giro in studio per via dei calzini azzurri indossati.

Poi venne Alfonso Signorini, che a Kalispera mandò in onda un’esclusiva intervista a Ruby: tante lacrime, la ragazza racconta la sua infanzia travagliata, omette gli incontri e i sostanziosi regali del premier e smentisce di essere una escort. I documenti d’indagine e le intercettazioni raccontano altro, ma tant’è, il pastone di gossip e politica è servito al pubblico del dopo cena di Canale 5.

Il pubblico è lo stesso che in edicola compra Chi. Dove trova Massimo D’Alema, il comunista Massimo D’Alema, in montagna con la moglie. Ma non su una montagna qualsiasi e con un abbigliamento poco consono a un austero uomo di sinistra: D’Alema era a Sankt Moritz, roba da ricchi, con un maglione in cashmere. Lo stesso D’Alema si sentì in dovere di giustificarsi, dicendo che il maglione l’aveva comprato in saldo.

E ora Forum. Anche questa volta, nessuno attacca nessuno, ma il ritratto buonista della ricostruzione post-terremoto passa inosservato al placido pubblico del mattino di Mediaset. Che magari non legge i quotidiani e non vede tg e quindi nulla saprà delle polemiche e delle accuse arrivate solo due giorni dopo. Semplicemente, finito Forum, pranzerà rasserenato: all’Aquila è tutto come prima. E se poi qualcuno, forse tra i più giovani, accende internet, è subito avvisato: al sito del Quotidiano d’Abruzzo le critiche si sprecano, tra chi il terremoto l’ha vissuto davvero. Il governo si allerta subito e sullo stesso sito compare una nota diffusa dal capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, che suona come un avvertimento: chi pubblica commenti offensivi sull’operato del governo rischia una querela alla polizia postale.