Franco Gatti chi era: Ricchi e Poveri, gli esordi, carriera, la morte del figlio, l’addio alla musica

Franco Gatti verrà ricordato dai Ricchi e Poveri in un doppio appuntamento: sabato 29 ottobre a Verissimo, domenica 30 a Domenica In

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Ottobre 2022 - 14:33 OLTRE 6 MESI FA
Franco Gatti nel 2021 (Ansa)

Franco Gatti nel 2021 (Ansa)

Franco Gatti dei Ricchi e Poveri si è spento a Genova lo scorso 18 ottobre all’età di 80 anni (li aveva compiuto da poco essendo nato il 4 ottobre 1942). Ad annunciare la sua scomparsa all’agenzia Ansa sono stati gli stessi Ricchi e Poveri, insieme alla famiglia: “È andato via un pezzo della nostra vita. Ciao Franco”, hanno scritto addolorati. Poi al funerale tante lacrime. Franco era ben voluto da tutti. 

Chi era Franco Gatti e il rapporto con i Ricchi e Poveri

Gatti è stato uno dei componenti storici del quartetto musicale. Gli altri sono Angela Brambati, Marina Occhiena e Angelo Sotgiu. Hanno cominciato insieme sul finire degli anni Sessanta e hanno di recente festeggiato 50 anni di carriera.

Dal 1981 erano diventati un trio, a seguito della scelta di Marina Occhiena di lasciare il gruppo per rincorrere la carriera da solista. Nel 2015, all’età di 74 anni, anche Franco Gatti decide di ritirarsi dalla scena musicale per dedicarsi maggiormente alla sua famiglia. L’avanzare degli anni e la prematura scomparsa del figlio Alessio, sono stati i complici del suo “bisogno di normalità“.  Aveva poi partecipato alla reunion de I Ricchi e Poveri sul palco di Sanremo nel 2021, ma ormai la sua attività musicale si era conclusa.

La carriera musicale e aneddoti sui Ricchi e Poveri

Il nome Ricchi e Poveri nacque da un’idea di Franco Califano perché, diceva, erano “ricchi di idee, ma poveri di soldi”. Califano venne presentato ai Ricchi e Poveri da un amico genovese. Per loro fu una svolta: li aiutò e produsse agli esordi.

“Prima dei Ricchi e Poveri – raccontò Gatti a Vieni da Me nel 2019 – ho fatto parte di un altro gruppo musicale, i Jazz, un gruppo che ha anche avuto molto successo a Genova e in Liguria. Il gruppo poi si è sciolto e piano piano sono nati i Ricchi e Poveri”.

Poi Gatti raccontò un paio di aneddoti: “Nel 1970 presentammo La prima cosa bella al Festival di Sanremo, tornammo a casa e sull’autostrada fummo fermati dalla polizia. Noi avevamo una vecchia macchina scassata. Ma quando scesero gli agenti ci dissero: ragazzi, siete fortissimi”. “La prima cosa bella doveva cantarlo Gianni Morandi ma si rifiutò. Nel 1981 Gianni poi non volle neanche fare Che sarà. Aveva altre cose in testa Gianni evidentemente. Forse voleva solo andare a comprare il latte”.

La morte del figlio

Franco Gatti, nel 2013 ha perso un figlio ma dice di sentirlo ancora vicino: “Mio figlio Alessio lo sento ancora vicino. Era molto allegro e sveglio. Imparò a suonare benissimo il pianoforte in un solo anno. Suonava anche il violino. Lo sento ancora vicino a me. Dopo un’intervista in Rai ricordo che trovai una piuma per terra. Secondo me fu un segnale. Credo che ci rincontreremo. Lo spero”.

“Dopo la morte di mio figlio – aveva concluso – ho deciso di fermarmi con la musica e di lasciare i Ricchi e Poveri”.