Mentana passò al Tg di La7, ma Berlusconi gli disse: “Torni a Mediaset”

Pubblicato il 22 Novembre 2010 - 19:44 OLTRE 6 MESI FA
Enrico Mentana

Enrico Mentana

Proprio quando Enrico Mentana stava mettendo piede al Tg di La7 Silvio Berlusconi cercò di fermarlo. A raccontarlo è lo stesso giornalista nella nuova edizione di “Passionaccia” il libro scritto dopo l’addio-cacciata da Mediaset, secondo l’anticipazione che ne dà Concetto Vecchio su “Repubblica”.

«So che sta per firmare con La 7? È vero?», chiese Berlusconi. «Sì, presidente », rispose Mentana. «Vede Mentana, io preferirei che lei tornasse a Mediaset. Non ho avuto nulla a che fare con il suo allontanamento, e credo che sarebbe giusto chiudere quella ferita»: era il 2 giugno scorso.

Il giorno successivo, ricostruisce ancora Repubblica, il giornalista venne chiamato da Piersilvio Berlusconi e invitato a Cologno Monzese: «Mi offrì tutto quello che c’era da offrire (…) Avevo in mente un famoso slogan pubblicitario: tornare a fare un tg in piena libertà non ha prezzo: per tutto il resto c’è Mastercard».

Anche l’anno prima Mentana era in trattativa con la Rai, per la direzione del Tg3, ma Mediaset ostacolò la cosa:  «Fu fatto sapere ai dirigenti di quel canale che una mia assunzione sarebbe stata vista come un gesto di inimicizia nei confronti del più importante gruppo del settore, e non solo del settore. Meglio aspettare qualche mese, meglio ancora un anno o due. Avessi tenuto un diario avrei dovuto scrivere a tutta pagina: “Quarantena” ».

Il direttore generale della Rai, Mauro Masi, nell’agosto 2009 invitò Mentana: «Disse che aveva fatto dei sondaggi, e che c’era una maggioranza nel Cda pronta a votare la nomina. Gli risposi che avrei accettato solo se avessi avuto carta bianca, il voto unanime del Cda e il gradimento preventivo della redazione. Masi fu molto gentile nel farmi sapere che non era cosa. Il mese successivo si fece vivo anche il presidente Rai Garimberti. Mi propose un’altra direzione giornalistica e mi assicurò che l’avrebbe fatta votare già l’indomani. Si stupì del mio rifiuto».