TURISMO: CONFESERCENTI, FAVORIRE PICCOLE E MEDIE IMPRESE

Pubblicato il 2 Luglio 2010 - 03:00 OLTRE 6 MESI FA

Riqualificare gli standard qualitativi di base, raggiungere una dimensione aziendale adeguata, innovare le modalita’ gestionali, dare vita a forme consortili o di filiera in grado di contenere i costi e sviluppare promozione: solo attraverso queste azioni le piccole e medie imprese possono svolgere un ruolo determinante nell’aumento della competitivita’ del mercato turistico in Italia. Evidenziando tali urgenze, il libro ”PMI nel turismo.

Un’opportunita’ di sviluppo”, scritto da Giancarlo Dall’Ara per Confesercenti e presentato oggi a Roma, approfondisce i punti di forza e le problematicita’ delle piccole imprese e ne mette in luce le potenzialita’ di crescita. ”La gestione familiare – ha detto l’autore – ha caratterizzato la grandissima parte dell’offerta alberghiera italiana e rappresenta ancora una ricchezza per il settore: il vero aspetto critico non e’ infatti il fattore dimensionale ma l’isolamento organizzativo in cui l’impresa opera, schiacciata dai modelli gestionali dei grandi alberghi”.

Secondo i dati raccolti da Dall’Ara, infatti, l’Italia e’ al primo posto in Europa per numero di camere (1.058.910 pari al 18%) e al terzo posto come numero di esercizi (34.058)che hanno una dimensione media di circa 31 camere, piu’ alta della media europea (29). ”Se vogliamo che lo sviluppo del nostro Paese passi per il turismo – ha aggiunto Marco Venturi, presidente di Confesercenti – le istituzioni devono garantire di piu’, favorendo l’accessibilita’, la promozione, il miglioramento delle strutture ricettive attraverso agevolazioni fiscali e contributi per investimenti nel campo dell’innovazione alle piccole e medie imprese”.

”Pur avendo basato la sua crescita sulle Pim – ha detto infine Elisa Marchioni, della commissione parlamentare per le Attivita’ produttive – il turismo italiano ha attuato strategie riferite alle grandi realta’, dimenticando che la tipicita’ e l’unicita’ dell’offerta costituiscono grande potenzialita’ per il settore. E’ necessario ripristinare questo valore, creare una rete di piccole imprese e pensare ad una adeguata cabina di regia nazionale che metta in atto una strategia di incentivo”.