Caldo, luglio 2015 come nel film “E la terra prese fuoco”: le bombe atomiche spostarono il globo e…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Luglio 2015 - 09:16 OLTRE 6 MESI FA
Caldo, luglio 2015 come nel film "E la terra prese fuoco": le bombe atomiche spostarono il globo e...

E la terra prese fuoco. La scena finale, in Fleet Street, la strada dei giornali, a Londra

ROMA – E se il caldo torrido che ci avvolge nel luglio 2015 fosse un film di fantascienza, “E la terra prese fuoco“, del 1961, diventato realtà?

Erano gli anni degli esperimenti nucleari e la trama del film si svolgeva attorno a uno spostamento dell’asse terrestre che aveva avvicinato troppo la terra al sole. L’umanità si salvò grazie a una serie di bombe atomiche fatte esplodere in Siberia che raddrizzarono la situazione.

E oggi? Sarà davvero colpa del riscaldamento globale o c’è sotto qualcosa d’altro? La terra che si è spostata? L’asse terrestre che ha cambiato inclinazione? Il sole più vicino? Siamo in mano agli scienziati e ai politici, ambiziosi di fama e di gloria, La verità, forse, non la sapremo mai. Anche nel film non volevano che la gente sapesse, la verità venne a galla per la tenacia di un giornalista, senza veline dei servizi segreti né gole profonde. Altri tempi, altri giornalisti…

Titolo originale: The Day the Earth Caught Fire, film tutto britannico diretto da Val Guest. È un film di fantascienza che racconta come la vita sulla Terra rischi di estinguersi a causa del cambiamento dell’orbita del pianeta.

Il film è tutto in bianco e nero, tranne  le sequenze iniziale e finale che sono virate in arancio/giallo per accentuare il senso di calore opprimente,

Wikipedia informa che

“le location utilizzate sono quasi totalmente a Londra, fatta eccezione per alcune scene girate a Brighton nell’East Sussex

Protagonisti sono un giornalista (Edward Judd), la sua ragazza (la bellissima Janet Munro) e il suo giornale, in un’epoca in cui i giornalisti godevano di credibilità e prestigio ormai tramontati da un po:

“La sede del giornale nel quale si svolge gran parte della vicenda era realmente quella del Daily Express a Londra”.

Sembra di sentire l’odore dell’inchiostro, la musica delle linotypes, il pulsare delle rotative. Oggi al posto del Daily Express, nel palazzo art deco nel 1932, ci sono gli uffici di Goldman Sachs.la banca che decide le sorti del mondo.

Nel film, “il ruolo di caporedattore del giornale fu affidato ad Arthur Christiansen che occupò realmente quella carica in precedenza..

Verso la “fine del film in una breve sequenza si nota un giovane, ed allora sconosciuto, Michael Caine nei panni di un agente di polizia addetto al traffico”.