Elefante parlante in uno zoo della Corea: riesce a dire “ciao” e altre 4 parole

Pubblicato il 2 Novembre 2012 - 13:40 OLTRE 6 MESI FA

L’elefante parlante

SEOUL (COREA DEL SUD) – E’ stato scoperto in Corea del Sud Koshik, l’elefante parlante. Il pachiderma di 22 anni dello zoo di Yongin, riesce ad imitare il linguaggio umano utilizzando la proboscide attraverso un processo che gli studiosi ancora non riescono a comprendere fino in fondo.

I ricercatori, che hanno registrato le vocalizzazioni grazie all’aiuto di 16 madrelingua coreani, affermano che il vocabolario di Koshik consista apparentemente di cinque parole: “annyong” (ciao), “choah” (buono), “aniya” (no), “Anja” (siediti) e “nuo” (coricarsi). Secondo gli esperti – come riporta Live Science – probabilmente l’elefante non riesce a capire il vero significato di quello che dice, ma come per i pappagalli si tratta di mimetismo vocale.

Rimane ancora ignoto tuttavia il processo di una tale vocalizzazione. Gli elefanti infatti non possono utilizzare le loro labbra per emettere suoni come gli umani, dal momento che le loro labbra superiori sono unite con il naso. In qualche modo invece, Koshik riesce a controllare i suoni, spostando la proboscide nella sua gola.

” Dove c’è una volontà, c’è un modo. Evidentemente la volontà di Koshik di condividere vocalizzazioni con i suoi amici umani era così forte che ha inventato un nuovo modo di fare suoni – ha commentato la ricercatrice di bioacustica all’Università di Vienna, Angela Stoeger-Horwath. “Sembra che principalmente utilizzi questi vocalizzi per creare un legame con le persone piuttosto che per il loro significato”.