Femen aggredite da ultra cattolici anti-gay a Parigi (foto e video)

Pubblicato il 19 Novembre 2012 - 12:35 OLTRE 6 MESI FA

Femen aggredite a Parigi (Ansa)

PARIGI –  Alcune militanti del movimento femminista Femen sono state circondate e in alcuni casi aggredite e picchiate durante la manifestazione organizzata a Parigi dai cattolici radicali dell’istituto Civitas, contro il matrimonio gay che il governo Hollande vorrebbe legalizzare.

Oltre alle militanti Femen, i militanti di Civitas hanno aggredito alcuni giornalisti. “Una decina di militanti di Femen – ha raccontato la giornalista e saggista Caroline Fourest, anche lei malmenata – avevano deciso di inscenare una protesta pacifica e ironica, ma quando sono andate verso i manifestanti degli individui le hanno inseguite, erano scatenati. Le ragazze hanno preso botte e colpi in tutte le parti del corpo”, così come alcuni giornalisti che stavano filmando la scena. Lamentano “molestie” anche numerosi fotografi presenti, che parlano di una “trentina” di aggressori fra i manifestanti, per fermare i quali è stato necessario un cordone di polizia.

La manifestazione era stata organizzata in modo capillare: una trentina di pullman erano arrivati dalla provincia. Molti gli striscioni con le scritte ”Sì alla famiglia, no all’omofollia”. Su quello principale, in testa al corteo, si leggeva un messaggio chiarissimo: ”Un papà, una mamma, per tutti i bambini”. Dietro, giovani ma anche sacerdoti in tonaca, pensionati e famiglie con bambini, molte con bandiere francesi, altre croci e simboli della Francia cattolica conservatrice. ”Il nostro obiettivo – ha detto Alain Escada, responsabile di Civitas, organizzazione non nuova a questo tipo di proteste – è condurre una vera battaglia per la protezione della famiglia e del bambino. Le nozze fra omosessuali sono il vaso di Pandora che consentirà ad altri di rivendicare la poligamia o il matrimonio incestuoso”.

Intanto, oggi 19 novembre il segretario socialista Harlem Desir ha condannato l’aggressione avvenuta all’inizio della manifestazione contro il progetto di legge del governo di sinistra che apre la strada al matrimonio e all’adozione da parte di coppie omosessuali.

oltre a Desir, secondo quanto riferisce la radio Europe 1, altri sei deputati socialisti hanno scritto al ministro dell’Interno Manuel Valls reclamando la ”dissoluzione immediata” dell’Istituto Civitas, l’associazione legalmente riconosciuta a cui fa capo il movimento.

”Oltre agli slogan particolarmente fuori luogo contro ‘l’omofollia’ – scrivono i parlamentari – la sfilata ha dato origine a un’ondata di odio quando dei contro-manifestanti pacifici si sono avvicinati al corteo”.