Foggia, l’ex Iemmello minacciato di morte dai tifosi non tira il rigore: sostituito, scoppia a piangere VIDEO

Sul campo del Foggia, durante la partita contro il Catanzaro, all'ex Iemmello viene impedito di calciare un rigore. Il calciatore viene minacciato. Viene mimato il taglio della gola.

di redazione Blitz
Pubblicato il 12 Aprile 2022 - 08:46 OLTRE 6 MESI FA
foggia catanzaro

Foggia, l’ex Iemmello minacciato di morte dai tifosi non tira il rigore: sostituito, scoppia a piangere

Durante Foggia Catanzaro, i tifosi del Foggia hanno cercato di aggredire l’ex Pietro Iemmello. Prima un fitto lancio di oggetti, poi due invasioni di campo con il primo tifoso che mima il gesto del taglio della gola. Al calciatore è stato impedito di calciare un rigore in quanto ex calciatore della squadra pugliese.

Foggia, caccia all’uomo allo stadio: l’ex Iemmello non può tirare il rigore

Si è trattato di una vera e propria caccia all’uomo contro i rivali del Catanzaro sul terreno di gioco dello “Zaccheria”. Tutto per cercare l’ex Pietro Iemmello. Invasioni di campo, insulti, tentate aggressioni, lancio di fumogeni e bottigliette. I teppisti sono stati bloccati appena in tempo, mentre i compagni di squadra facevano muro intorno al centravanti.

Foggia – Catanzaro, Iemmello aveva segnato una doppietta

Tutto è iniziato sul 5-1 per gli ospiti. Sul dischetto è andato “Il Re” Iemmello, così lo chiamavano a Foggia, l’ex a cui non è mai stato perdonato il “tradimento” per la retrocessione in Lega Pro della squadra allenata da Zeman avvenuta nel 2019. Iemmello poi, con la maglia del Catanzaro, ha appena segnato una doppietta.

E cos i tifosi violenti si scatenano con l’arbitro costretto a sospendere la partita. L’attaccante cresciuto nella Fiorentina viene minacciato di morte.  Un tifoso prova a schiaffeggiarlo senza riuscirci. Impaurito, Iemmello decide di non calciare il gol. Qualche minuto dopo il calciatore viene  sostituito tra i fischi. Lui rientra negli spogliatoi da solo e in lacrime. 

Negli sposgliatoi viene scortato dagli agenti della Digos per impedire un altro tentativo di aggressione. Prima del fischio finale altri malintenzionati hanno infatti fatto una seconda invasione di campo. Il direttore di gara, ristabilita una calma relativa riesce a far finire il posticipo della trentaseiesima giornata del Girone C della Lega Pro durato in tutto più di 105 minuti.