Giacomo racconta a Teletruria quando ha detto di essere gay: “Mio zio mi aggredì con la bombola del gas” VIDEO

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 23 Aprile 2021 - 12:06 OLTRE 6 MESI FA
Giacomo racconta a Teletruria quando ha detto di essere gay: "Mio zio mi aggredì con la bombola del gas" VIDEO

Giacomo racconta a Teletruria quando ha detto di essere gay: “Mio zio mi aggredì con la bombola del gas” (foto da video)

Giacomo ha raccontato a Teletruria quando ha raccontato alla sua famiglia di essere gay. Dice che lo zio lo ha aggredito, persino con una bombola del gas. Il ragazzo vive nella zona del Valdarno, in provincia di Arezzo. La madre ha negato che ci sia stata l’aggressione.

Giacomo, gay, racconta a Teletruria l’aggressione dello zio con la bombola del gas

“Quando ho raccontato a mia madre e a suo fratello di essere omosessuale sono stato offeso, preso a calci e pugni e aggredito con una bombola del gas. Mia madre mi ha tolto le chiavi di casa, mio zio ha distrutto il computer dove tenevo tutti gli appunti dell’università. Ho trovato la forza di andare via di casa con l’aiuto di mio padre e oggi mi ritrovo una denuncia per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali sporta da mia madre”. Inizia così il racconto della storia degli ultimi anni della vita di Giacomo, un 28enne residente nel Valdarno.

Il giovane, laureato, è ancora in cerca di lavoro. La madre, racconta sempre il 28enne, lo avrebbe totalmente escluso dalla sua vita decidendo addirittura di denunciarlo. “Mia madre non mi riconosce più come figlio, ha chiuso tutti i contatti e non mi aiuta economicamente. Addirittura io, dopo aver subito vessazioni di ogni genere, sono stato raggiunto da una denuncia per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali che è proprio quello che pensavo di aver subito io. Non capisco come una madre possa fare una cosa del genere ad un figlio”.

Il legale del 28enne, l’avvocato Antonio Panella conferma la vicenda dal punto di vista legale precisando che il 28enne “in effetti deve difendersi da queste accuse, ha deciso di rendere nota la sua storia per aiutare le persone che si trovano nelle sue stesse condizioni e che purtroppo non sono poche”. La considerazione finale del 28enne è per il padre. “I miei genitori sono divorziati ma mio padre non mi ha fatto mai mancare il suo sostegno. Senza di lui non ce l’avrei mai fatta”.

La madre di Giacomo respinge le accuse

La madre di Giacomo non ci sta e tramite la propria legale Francesca Molino racconta la sua versione. Secondo quanto riferito dalla legale la signora non avrebbe mai picchiato il figlio ne lo avrebbe mai allontanato da casa. Il cambio della serratura di casa, effettuato nell’ottobre scorso, sarebbe stato motivato, per contro, dalla paura di essere aggredita dal figlio come sarebbe accaduto almeno in un episodio finito nella denuncia sporta dalla signora in procura.

Ad occuparsi del caso il pm Marco Dioni che ha inviato al giovane l’avviso di chiusura indagine con le ipotesi di accusa di maltrattamenti e lesioni personali. Secondo quanto riferito dal proprio legale la donna avrebbe saputo da sei anni che il figlio era omosessuale ma non avrebbe mai fatto rimostranze.